La truffa dell'iPhone, ordinato online ma i venditori incassano e fanno sparire ogni contatto

La truffa dell'iPhone, ordinato online ma i venditori incassano e fanno sparire ogni contatto
La truffa dell'iPhone, ordinato online ma i venditori incassano e fanno sparire ogni contatto
di Pierpaolo Pierleoni
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Domenica 19 Dicembre 2021, 07:55 - Ultimo aggiornamento: 20 Dicembre, 15:36

FERMO - Cinquecento euro incassati per un iPhone mai consegnato. Non si fermano le truffe online, ma neanche l’impegno delle forze dell’ordine per individuare i responsabili. Protagonisti dell’indagine, stavolta, sono stati i carabinieri di Porto San Giorgio, capaci di risalire ai responsabili del raggiro ai danni di una donna. 

 
La truffa risale ad ottobre, quando l’acquirente acquista, su un noto sito web di e-commerce, un iPhone ultimo modello, a 500 euro. Un prezzo decisamente al di sotto di quello di mercato, che avrebbe dovuto far insospettire. La trattativa prosegue a lungo tramite mail e telefonate. Alla fine la vittima viene convinta a versare 500 euro su un iban indicato dai venditori. La donna paga, aspetta, ma naturalmente il telefono non arriva. Trascorso un mese, dopo aver tentato invano di ricontattare i venditori, che nel frattempo hanno disattivato la casella di posta, il numero di telefono e rimosso l’annuncio online, comprende di essere caduta nella trappola e si rivolge ai carabinieri. 
I militari avviano l’indagine, esaminano tabulati telefonici, corrispondenza via mail e documentazione bancaria. Le ricerche li portano verso la Campania, fino ad identificare una coppia di 41enne residenti in provincia di Napoli, già noti alle cronache giudiziarie. I due vengono così denunciati con l’accusa di truffa in concorso. Un ulteriore episodio che rafforza le raccomandazioni spesso diffuse dalle forze di polizia, a diffidare di annunci particolarmente convenienti trovati online. Spesso, di fronte a sconti esorbitanti e prezzi nettamente al di sotto di quelli di mercato, si nasconde un raggiro. I militari dell’Arma sono stati anche impegnati nel controllo del di un tunisino di ventiduenne, residente a Lido Tre Archi.
Il giovane era sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di permanenza notturna nella propria abitazione, ma quando la pattuglia si è presentata a casa sua, non c’era. È stato quindi denunciato per la violazione degli obblighi della misura a cui era sottoposto.

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