Altri 22 infermieri con la laurea, è festa al teatro dell'Aquila: «Oggi il vostro lavoro è sempre più decisivo»

Altri 22 infermieri con la laurea, è festa al teatro dell'Aquila: «Oggi il vostro lavoro è sempre più decisivo»
di Francesca Pasquali
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Sabato 27 Novembre 2021, 09:05

FERMO - Un percorso che si chiude e un altro, ricco di sfide da vincere, che si apre. Pomeriggio di festa, quello di ieri, in centro, per le lauree di Infermieristica. Ventidue i nuovi infermieri sfornati dalla sede fermana della Politecnica delle Marche. Il teatro dell’Aquila è tornato a ospitare le proclamazioni, tra gli applausi di parenti e amici dei neolaureati. Che avranno «il lavoro assicurato», ha spiegato il preside della facoltà, Giampiero Macarri.

Servono come il pane gli infermieri, oggi, nel pieno della quarta ondata del Covid. Loro che con il virus hanno avuto a che fare per buona parte del loro percorso di studi dicono di essere pronti. Le ossa se le sono fatte in ospedale. Anche in Terapia intensiva, «dove ho potuto vedere quello che valgono e dove ci hanno aiutato profondamente», ha rimarcato il vicepresidente dell’Ordine degli infermieri, Luca Moreschini.


La professione
«Se il Covid ci ha lasciato qualcosa – ha aggiunto –, è la consapevolezza di quanto è importante la nostra professione, di cui voi, che ne siete il futuro, dovete essere orgogliosi e fieri». Un mestiere destinato a cambiare, quello dell’infermiere, come un po’ tutto il sistema sanitario. Per Macarri, è quella la sfida da cogliere e vincere.

«Con il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza, ndr), vivremo un momento di riorganizzazione della sanità», ha spiegato il preside di Infermieristica. «Il futuro – ha proseguito – sarà fatto di tante sfide che noi e voi dobbiamo raccogliere».

Specialistica territoriale, case della salute e ospedali di comunità le nuove realtà che «si affiancheranno a quello che già conosciamo». Una riorganizzazione che richiede «una visione diversa che vede la sanità vicina al cittadino».

E nella quale gli infermieri avranno un ruolo sempre più cruciale. Gli auguri ai nuovi laureati, il rettore della Politecnica, Gian Luca Gregori, li ha fatti con un videomessaggio. In cui ha parlato della «forte integrazione tra università e istituzioni», della «pandemia che ha evidenziato il ruolo determinante degli infermieri e «della cura e della centralità della persona come elementi fondamentali della professione».

«Siete parte e forza di questa città. Per questo, ci tenevamo a portare nel cuore di Fermo la vostra proclamazione», le parole del sindaco Paolo Calcinaro rivolte ai neo-infermieri, «tutti con il futuro assicurato». «Oggi – ha aggiunto –, anche a causa della pandemia, c’è un forte riconoscimento per questa professione che andrete a fare come soddisfazione personale, ma anche come missione».


La visione
Concetto ripreso dalla prefetta Vincenza Filippi. Che ha parlato di «vocazione verso una professione che oggi è una necessità assoluta». «Due anni fa – ha ricordato Filippi –, eravamo qui non pensando a quello che sarebbe avvenuto. Il teatro era gremito con un tifo quasi da stadio, espressione di quella vicinanza fortissima tra università e studenti. È una risorsa aggiuntiva che rende ancora più interessante e coinvolgente il percorso degli studenti che qui hanno la possibilità di dare risorse preziose al territorio».

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