A Fermo infermieri in trincea anche dopo la tragedia del Covid: «Ora più tutele per il nostro lavoro»

A Fermo infermieri in trincea anche dopo la tragedia del Covid: «Ora più tutele per il nostro lavoro»
A Fermo infermieri in trincea anche dopo la tragedia del Covid: «Ora più tutele per il nostro lavoro»
di Nicola Baldi
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Lunedì 15 Maggio 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 12:25

FERMO - “Il talento degli infermieri. Arte e scienza in evoluzione” è lo slogan scelto quest’anno per la Giornata internazionale dell’infermiere. Momenti di condivisione e riflessione si sono tenuti anche all’Ast di Fermo per valutare ex post l’impegno professionale durante la crisi pandemica, emergenza che ha messo ancora più in evidenza il ruolo dell’infermiere, soprattutto per il rapporto di fiducia creato con gli assistiti, nei momenti più duri della pandemia così come nella quotidianità dell’assistenza.


Le opere


Gli infermieri si sono confrontati all’ex teatro di via Zeppilli. Un’occasione per associare il talento e le preoccupazioni per il futuro. Le relazioni e il successivo dibattito sono stati indirizzati sui temi oggi cogenti come il talento e le competenze avanzate, ma anche dinamiche come la violenza, la carente visibilità sociale degli infermieri, il fenomeno della fuga verso altri Paesi e i rapporti non sempre sereni con i mass media. Su questi ultimi aspetti, commenta il direttore delle professioni sanitarie, Renato Rocchi, «nonostante il netto miglioramento della percezione della professione infermieristica, ci sono a volte incomprensioni tendenti a non distinguere gli infermieri da chi infermiere non è, soprattutto su fatti di interesse di cronaca. Non è più sostenibile che il nostro Paese investa 110mila euro per la formazione di un infermiere che poi lavorerà all’estero, subendo inoltre il danno per la mancata fiscalità da lavoro».

Ospiti dell’incontro il presidente dell’Ordine degli infermieri Luca Moreschini e il direttore delle Attività didattiche del corso di laurea in infermieristica di Fermo, Enrico Ceroni.

Al termine della parte scientifica e divulgativa si è proceduto a intitolare la nuova aula multimediale al compianto Antonino Longobardi, per anni figura di spicco dell’infermieristica fermana, di recente scomparso. Per ricordarlo è stato realizzato, nella sala che porterà il suo nome, un murale che campeggia su una parete della sala, opera dell’artista Simona Tesei. «Ringrazio il commissario straordinario Roberto Grinta – continua Rocchi - per aver consentito questa iniziativa e soprattutto per aver permesso la creazione di questo spazio di lavoro tecnologicamente avanzato e anche per aver consentito l’intitolazione al nostro collega. Ringrazio inoltre i dirigenti del servizio tecnico, Alberto Franca e del servizio acquisti e logistica Fulvio Di Cicco per il prezioso supporto».


I vertici


Lo stesso Grinta ha evidenziato «la costante attività di promozione e stimolo alla crescita delle professioni sanitarie portata avanti da Rocchi. Grazie a tutti gli infermieri dell’Ast Fermo per il costante e professionale impegno. La loro presenza non è una costante solo in ambito sanitario, ma anche in quello culturale e sociale di tutta la comunità».

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