Incidenti sul lavoro, task force per la sicurezza: «Stiamo ripartendo, ora servono controlli più serrati»

Incidenti sul lavoro, task force per la sicurezza: «Stiamo ripartendo, ora servono controlli più serrati»
di Chiara Morini
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Lunedì 11 Ottobre 2021, 06:00

FERMO - Ancora troppi incidenti sul lavoro. Se n’è parlato ieri, in tutta Italia e anche nella provincia di Fermo, in occasione della Giornata nazionale Anmil per le vittime sul lavoro. Alla presenza delle istituzioni, c’è stata l’occasione per analizzare i dati relativi al fenomeno infortunistico e cosa si può fare per avere maggiore sicurezza.

«La crisi economica e i tentativi di ripartenza – ha detto il presidente Anmil di Fermo, Marcello Luciani – rappresentano un terreno insidioso per la sicurezza dei lavoratori. Lo dimostra l’impennata di incidenti a cui stiamo assistendo negli ultimi mesi. Il bilancio infortunistico del 2021, anche al netto di casi legati al Covid, è allarmante».


Il quadro
Dati alla mano, quelli diffusi dall’Inail ed elaborati da Anmil, descrivono un quadro preoccupante. Confrontando il periodo che va da gennaio ad agosto 2021, rispetto allo stesso intervallo di tempo dello scorso anno, in provincia sono stati 911 gli infortuni sul lavoro denunciati, a fronte dei 763 dell’anno precedente. Un incremento del 19,4%, dato maggiore rispetto alla media regionale (+9,9%) e nazionale (+8,5%). Tra gli infortuni mortali, i dati fino ad agosto parlano di un solo deceduto. Se si parla di infortuni sul lavoro non si può non affrontare il discorso delle malattie professionali, che nel Fermano, nei primi otto mesi dell’anno sono cresciute del 59% rispetto all’anno scorso: 558 rispetto ai 351 del periodo precedente. La giornata a Fermo è cominciata con la celebrazione della messa in suffragio dei caduti sul lavoro, nella chiesa di Sant’Antonio da Padova, e poi c’è stata la solenne deposizione di una corona di alloro.


I presenti
Al corteo che l’ha portata al Monumento dedicato alle Vittime del Lavoro, insieme all’Anmil c’erano la banda, il vicario del prefetto, Alessandra De Notaristefano Di Vastogirar, la presidente della Provincia, Moira Canigola, il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro e il vicesindaco di Porto San Giorgio Francesco Gramegna.

Autorità civili e militari presenti anche alla cerimonia civile, durante la quale Luciani ha ricordato che «oggi, più che mai, serve una cultura forte della sicurezza che guidi i datori di lavoro e gli stessi lavoratori. Prima ancora di azioni repressive servono quelle preventive: cultura e informazione in primis e poi anche formazione». Bisognerebbe imparare da piccoli la cultura della sicurezza, fin dai banchi di scuola. L’ha ricordato Luciani, intervenuto durante l’ultimo consiglio comunale di Fermo, quando, presentando la Giornata di ieri, aveva detto: «Speriamo di poter aprire un tavolo di lavoro con il vicesindaco Torresi e gli assessori Cerretani e Giampieri, per implementare un progetto che possa interessare trasversalmente sia il mondo del lavoro che della scuola».


Le basi
Per Luciani «è proprio dalla scuola che dobbiamo partire se vogliamo far crescere la cultura delle sicurezze e far diminuire gli infortuni». L’Anmil giudica positiva la proposta di un disegno di legge che istituisca una Procura del lavoro, e gli impegni adottati dal governo. Nonostante tutto gli incidenti, purtroppo, ci sono e la Giornata di ieri è stata anche l’occasione per parlare di proposte in materia di tutela delle vittime e delle loro famiglie. «C’è disparità di trattamento – ha sottolineato Luciani – tra vittime e familiari. Da anni i bilanci Inail chiudono in attivo. Sono risorse che arrivano dai premi assicurativi che le imprese pagano per i lavoratori e per risarcirli in caso di danni: si potrebbero usare per un servizio migliore, sia per le famiglie delle vittime sia per gli infortunati».

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