Rotatoria sull’Adriatica: «Basta con gli incidenti»

Il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro: «Dopo Molini Girola chiuderemo il piano con quella di San Marco-San Tommaso»

Rotatoria sull Adriatica: «Basta con gli incidenti»
Rotatoria sull’Adriatica: «Basta con gli incidenti»
di Chiara Morini
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Martedì 28 Marzo 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 11:44

FERMO - «Nel 1973 ho avuto un incidente stradale e sia la mia che l’altra auto sono andate distrutte». L’incrocio è quello tra la statale Adriatica e la strada che sale verso Torre di Palme e la voce è di una persona che ieri ha partecipato alla presentazione della rotatoria realizzata, cinquant’anni dopo, su quello stesso incrocio. Di incidenti, a volte anche mortali, ce ne sono stati diversi in questo mezzo secolo, e non è un eufemismo dire che l’opera era attesa da decenni. 


La sicurezza


Per garantire un traffico più fluido e per migliorare la sicurezza di quell’intersezione stradale. «L’abbiamo realizzata – ha commentato il sindaco Paolo Calcinaro – con la concentrazione delle forze di tutti».

Anas, Provincia e Comune nella fattispecie. «Questa rotatoria – ha aggiungo il primo cittadino – insieme a quella di Molini Girola (già funzionante) e di San Tommaso erano le tre che i cittadini chiedevano a gran voce quando sono diventato sindaco. Gli enti coinvolti hanno compreso, e ciascuno secondo le proprie competenze ci è venuto dietro». Arriverà presto anche quella di San Marco/San Tommaso ma ieri era la giornata di Marina Palmense. «Ricordo – ha detto il vicesindaco Mauro Torresi – quando siamo partiti da un “Lasciamo perdere che tanto non si farà mai”. Non era scontato che quest’opera passasse, ma prima una raccolta firme con la lista “Non mi Fermo”, poi il sopralluogo con il geometra D’Angelo, siamo stati all’incrocio circa mezz’ora e lui ha subito capito la necessità della sua realizzazione. Tre anni sono tanti? No, anche pochi per opere di questo tipo, qualche cittadino si è lamentato, ma sicuramente era uno sfogo, ora c’è questa rotatoria che serviva, anche io ho distrutto un’auto in quest’incrocio». 


L’impegno


E il geometra Rocco D’Angelo, capocentro Anas Marche, ha ricordato di aver «subito preso l’impegno sia perché d’estate il normale traffico cresce sempre, sia per ragioni di sicurezza». Quindi la progettazione a carico della provincia di Fermo che a suo tempo ha incaricato l’architetto Alessio Marini. La rotatoria ha una larghezza totale della corona con diametro 30 metri, quattro bracci, mentre il diametro della rotatoria è 16 metri, e la corsia sette. Poi l’appalto e quindi la realizzazione. L’infrastruttura come ha sottolineato Calcinaro, è la più trafficata di tutta la provincia, è la statale 16, parallela all’A14, che collega Fermo al resto della provincia a nord e a sud. 


Le esigenze


«C’è attenzione per tutte le Marche – parole dell’ingegner Marco Mancina, dirigente della gestione rete Marche Anas – a volte le esigenze del territorio non si possono sempre soddisfare o perché mancano i fondi o per altri problemi, ma come in questo caso abbiamo la volontà di lavorare per obiettivi comuni. Alcune cose si fanno anche qui in provincia. A volte ci sono stati disagi, ma il risultato finale c’è. Grazie al lavoro di squadra». Nella squadra, ovviamente, è entrata anche la ditta che ha fatto i lavori, la Cobit Asfalti. «Non è certo semplice – ha detto il referente dell’impresa edile, Ferdinando Moretti – siamo del territorio, ed essere considerati fiore all’occhiello da soddisfazione, anche perché il risultato per la cittadinanza è importante».

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