Fermo, inaugurato Artasylum, il nuovo
Caffè letterario in piazza del Popolo

Mariachiara Simonetti e il sindaco Paolo Calcinaro che ha preso parte all'inaugurazione di Artasylum
Mariachiara Simonetti e il sindaco Paolo Calcinaro che ha preso parte all'inaugurazione di Artasylum
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Lunedì 11 Luglio 2016, 07:10
FfERMO - Mariachiara Simonetti ha lanciato la sfida e ha inaugurato in piazza del Popolo una galleria d’arte contemporanea, anzi un Caffè letterario, “Artasylum”, dotato di uno spazio espositivo aperto alla progettazione e alla realizzazione di mostre e non solo. In tanti al vernissage , tra cui anche il sindaco Calcinaro, che hanno voluto presenziare al taglio del nastro. «Intanto, un luogo per incontrarsi, apprendere, confrontarsi e curiosare - dice Mariachiara - . E’ una idea che avevo da tempo e che finalmente sono riuscita a mandare in porto».
Il salotto buono di Fermo si arricchisce dunque di qualcosa che forse mancava, un locale di arte e per l’arte, un punto di ritrovo culturale che spalanca le porte a una progettazione futura. “Artasylum” ha inaugurato un duplice spazio: quello fisico rappresentato dalla galleria d’arte e quello visionario con la prima mostra collettiva intitolata “Il mondo numero Zero”, un mondo architettato dai gesti creativi di tredici artisti eterogenei: Ale Puro, Riccardo Angelini, Gianfranco Basso, Giacomo Cassetta, Cfms, Pietro D’Angelo, Valentina Formisano, Valentina Grilli, Ilaverygood, Erjon Nazeraj, Barbara Passeri, Francesco Romoli, Manuela Toselli.
«La sistematicità del progetto, sostenuto da una ricerca tematica e scandito da una programma pluriennale di sei mostre bimestrali - aggiunge Simontetti - è in grado di accogliere stili e linguaggi eterogenei: pittura, scultura, street art, installazione, musica, grafica, fotografia». La differenziazione delle proposte, stimola partecipazione e coinvolgimento: ogni osservatore potrà i identificarsi in uno stile e quindi riconoscersi in esso. L’area espositiva è inoltre affiancata da una selezione di riviste e case editrici indipendenti e da un piccolo caffè letterario che facilita uno degli intenti: creare un punto di aggregazione presidiato dall’arte. 
 
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