FERMO - La Guardia di Finanza di Fermo ha smascherato una frode all’Iva realizzata tramite un meccanismo fraudolento che consentiva ad un noto concessionario del Fermano di commercializzare autovetture usate, provenienti dall’estero, a prezzi particolarmente concorrenziali evadendo l’imposta.
L’evasione
I finanzieri nell’esaminare la documentazione relativa alla vendita ed all’immatricolazione di autovetture usate (un comparto, quello delle auto, particolarmente esposto a frodi nel settore dell’Iva), hanno rilevato come la concessionaria acquistasse autovetture già immatricolate in altri Paesi dell’Unione Europea (soprattutto in Germania) attraverso l’interposizione fittizia di altri soggetti economici italiani.
L'acquisto
La società “cartiera” acquistava solo formalmente l’autovettura dal fornitore comunitario rivendendo sottocosto a quest’ultimo, non dichiarando o comunque non versando l’Iva all’erario. La società beneficiaria della frode (la concessionaria italiana), acquistando con Iiva, poteva usufruire della detrazione dell’imposta per l’acquisto effettuato e rivendere pertanto la medesima autovettura al privato (fattura con addebito di Iva) ad un prezzo al di sotto di quello di mercato. All’atto di immatricolare l’autovettura, veniva presentata alla Motorizzazione civile una falsa dichiarazione sostitutiva a firma dell’acquirente finale con la quale lo stesso attestava di aver acquistato l’automezzo direttamente dal fornitore comunitario. Con tale operazione simulata, veniva certificato falsamente il versamento dell’Iva.
Le denunce
Sono state denunciate 7 persone per annotazione ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, tra amministratori della società fermana e persone, domiciliate anche in altre regioni, titolari delle società interposte, accertando un’imposta evasa per oltre 120mila euro, per la quale è stata avanzata proposta di sequestro. Inoltre, la Guardia di Finanza effettuerà ulteriori approfondimenti sulla posizione degli acquirenti finali delle autovetture, nonché sui risvolti di carattere tributario del sistema di frode posto in essere.