Gemellaggio Fermo-Ansbach, un Belvedere dedicato alla città tedesca. «Aiuto anche al turismo»

Suggellato il gemellaggio tra Fermo e Ansbach
Suggellato il gemellaggio tra Fermo e Ansbach
di Chiara Morini
4 Minuti di Lettura
Domenica 9 Ottobre 2022, 03:30

FERMO - Grande festa, ieri mattina, in occasione del quindicesimo anniversario del gemellaggio tra le due città di Fermo e Ansbach, già celebrato in Germania lo scorso mese di luglio. Prima l’intitolazione del belvedere alla città francone e poi il consiglio comunale che ha votato all’unanimità la riconferma del gemellaggio tra le due città. Era stato stipulato nel 2006, e quindi il quindicesimo anniversario cadeva lo scorso anno, ma la pandemia ha impedito le celebrazioni, rinviate al 2022.

Il passato

Da tre mesi ad Ansbach c’è “la Fermo Platz”, ovvero la piazza Fermo, e da ieri a Fermo c’è il “Belvedere Ansbach”. «Siamo qui – ha commentato il sindaco fermano Paolo Calcinaro – alle pendici del cuore di Fermo, da dove si può vedere e scoprire tutto ciò che è caratteristico per la nostra terra: si passa dalla collina alla montagna e al mare in poco tempo e tutto questo lo offriamo ai fratelli e agli amici della città di Ansbach». «È un grande onore – gli ha fatto eco il sindaco di Ansbach Thomas Deffner – essere qui a questa inaugurazione che lascerà al futuro un segno della nostra amicizia, dopo che avevamo fatto lo stesso a luglio nella nostra città».

Il gemellaggio vive, ma per continuare a farlo deve avere anche atti ufficiali. Ed è per questo che, dopo un consiglio comunale aperto ad Ansbach (sempre nello scorso luglio) ieri se n’è fatto uno a Fermo, i cui consiglieri hanno ratificato all’unanimità l’amicizia e l’accordo di gemellaggio con la città tedesca. Presente una nutrita delegazione dalla Germania, circa una settantina tra membri dell’associazione, consiglieri comunali e giunta, arrivati per le celebrazioni italiane.

La scaletta

In sala consiliare le celebrazioni sono cominciate con gli inni nazionali suonati da alcuni allievi del Pergolesi, e con un minuto di silenzio in memoria del consigliere tedesco scomparso lo scorso martedì. «Un gemellaggio – ha ricordato il presidente del consiglio comunale Francesco Trasatti – portato avanti per tutti questi anni e la cui forza è anche il lavoro delle due associazioni». La tedesca “Amici di Fermo”, guidata da Rita Gianfranchi, e l’italiana “Amici di Ansbach” guidata da Francesco Gismondi. «È importante in questo periodo – le parole del vicario del prefetto, Alessandra De Notaristefani Di Vastogirardi – rafforzare i legami tra le due città». D’accordo il vicario del vescovo, don Pietro Orazi che ha ricordato come «in giorni segnati dalle preoccupazioni e dalle ansie, il rinnovo del gemellaggio diventa simbolo di apertura e di amicizia. Ringrazio le due città a nome dell’arcivescovo per essere di esempio». Lorenzo Totò della Camera di Commercio delle Marche ha ricordato la vicinanza dei due territori, anche per quanto riguarda aziende di birra e come la Baviera sia un partner importante per il Fermano.

La forza

«Saluto il sindaco Thomas Deffner e tutta la splendida delegazione – le parole di Calcinaro – che è anche forte, visto quello che è successo. Oggi dimostriamo di essere una grande casa comune. Continuiamo ad essere fratelli». L’amicizia delle due città segue anche molti altri aspetti, come quello scolastico formativo, per cui il tedesco Deffner ha ringraziato il presidente della sua università. «Ci stringiamo intorno alla famiglia del nostro consigliere – ha detto il sindaco tedesco – Tra i festeggiamenti ricordiamo anche l’Oktoberfest qui a Fermo, divenuto ormai una tradizione della città».

La rievocazione

E nel ringraziare anche la Cavalcata, che è stata a luglio ad Ansbach, ha aggiunto che «la sfida è tenere vivo il gemellaggio, non solo con le associazioni, ma anche con le scuole. Sono tanti gli episodi che hanno fatto crescere il rapporto tra le due città, e non c’è niente di più bello che conoscersi e unirsi a un’altra cultura, in un periodo di crisi e preoccupazione come questo. Lavoriamo insieme nello spirito europeo per le future generazioni». Sedici anni in cui le due città, ha commentato la Gianfranchi, «si sono reciprocamente arricchite, e questo è importante». Gismondi invece ha chiuso dicendo che vede questo gemellaggio come un «contenitore elastico duttile, che si adegua a ogni aspetto delle nostre due culture. Proseguiamo e andiamo avanti così, con l’impegno di tutti, anche del nostro». Al sindaco tedesco l’omaggio di una targa ricordo con l’immagine della sala del Mappamondo, al sindaco fermano una guida di Ansbach. Un patto, si spera che porterà sempre più benefici a livello turistico e commerciale.

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