Fermo, il gattile da realtà cittadina
a struttura di valenza intercomunale

Fermo, il gattile da realtà cittadina a struttura di valenza intercomunale
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Sabato 21 Aprile 2018, 07:05
FERMO - Da realtà cittadina a realtà intercomunale. Il progetto del gattile, che l’amministrazione comunale vorrebbe realizzare in contrada San Martino in una struttura inutilizzata dopo alcuni lavori di sistemazione, potrebbe diventare del territorio provinciale. 

Dell’idea l’assessore alle politiche ambientali Alessandro Ciarrocchi ha interessato i Sindaci del Fermano non escludendo che la struttura possa avere carattere intercomprensoriale e svolgere le funzioni per tutti quegli Enti interessati a tale servizio. «Dopo aver manifestato la nostra idea di un gattile destinato al ricovero degli amici a 4 zampe bisognosi di cure – ha dichiarato l’assessore Ciarrocchi – ho personalmente ricevuto diverse telefonate da amministratori locali che hanno palesato il loro interesse di massima a collaborare nel progetto, alcuni dei quali mi hanno anche sollecitato affinché la struttura possa divenire di fruizione intercomunale. Alla luce di tali manifestazioni di interesse che confermano la bontà dell’iniziativa – ha proseguito l’assessore – ho ritenuto opportuno e necessario convocare un incontro con tutti coloro che si dimostreranno effettivamente intenzionati allo sviluppo di tale progettualità, nata su sollecitazione dei volontari delle varie associazioni coordinate dal Movimento Animalista, la cui passione ci ha spinto ad accelerare i tempi per la creazione del gattile cui possa far seguito, in prospettiva, risorse e tempo permettendo, un’oasi felina a tutti gli effetti. Confido dunque in una massiccia adesione al fine di poter creare una struttura che possa servire più Comuni della Provincia».
Come si ricorderà la decisione circa la creazione di un gattile aveva fatto seguito ad un incontro svoltosi in Comune nel gennaio scorso cui avevano partecipato il sindaco Calcinaro, l’assessore Ciarrocchi, il Presidente del Movimento animalista provinciale Luciano Romanella, Maria Rita Antonini dell’associazione A-mici a 4 zampe, Lilli Comini, volontaria, Teresa Silenzi dell’associazione Donne d’A-Mare e Susanna Lorenzi, responsabile del movimento di Porto San Giorgio nel corso del quale era stata avanzata la richiesta, in particolare da parte dell’associazione A-mici a 4 zampe, di dotare la città di un rifugio felino per accogliere gatti non adottati.
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