FERMO - La polizia ha richiesto ed ottenuto l’emissione delle misure cautelari della custodia in carcere nei confronti di due donne responsabili di un furto all’interno di una tabaccheria di Lido di Fermo. ln particolare, nel primo pomeriggio del 22 luglio, la volante interveniva su richiesta del titolare di una tabaccheria di Lido di Fermo il quale era stato derubato dell’incasso, oltre 3.000 euro in contanti, somma di denaro che custodiva in un cassetto dell’attività commerciale.
La vittima spiegava ai poliziotti cosa era accaduto durante la giornata e aggiungeva di aver notato il “particolare” atteggiamento di due clienti le quali entravano ed uscivano dalla tabaccheria per ben due volte.
ln quel frangente, la donna che era rimasta nella tabaccheria, si appropriava di € 3.000,00 in contanti nonché altri soldi della cassa. Interveniva la Squadra Mobile sul posto e verificava che la tabaccheria era sprovvista di sistema di videosorveglianza ma acquisiva le immagini registrate da numerosi sistemi di videosorveglianza posti lungo le vie e riscontrava la presenza di due donne perfettamente corrispondenti con la descrizione fornita dalla P.O., riuscendo anche ad individuare il veicolo che avevano in uso. Emessa una ordinanza di misura cautelare nei confronti delle due donne dimoranti in provincia di Rimini e provincia di Bergamo.
Le due, entrambe venticinquenni, sono già note alle Forze di Polizia. La donna rintracciata a Bergamo, infatti, al momento del rintraccio era già sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari per una rapina con lesioni, commessa successivamente al furto in tabaccheria, nella provincia di Rimini. L’altra, invece, al momento del rintraccio attestava il suo stato di gravidanza pertanto non è stato possibile associarla ad una struttura detentiva ma veniva sottoposta ad una misura cautelare più attenuata: obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
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