Fermo, furti e rapine: preso "l'americano", ma il clima a Lido Tre Archi è esplosivo

Fermo, furti e rapine: preso "l'americano", ma il clima a Lido Tre Archi è esplosivo
Fermo, furti e rapine: preso "l'americano", ma il clima a Lido Tre Archi è esplosivo
di Sonia Amaolo
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Giovedì 27 Agosto 2020, 07:40

FERMO - Arrestato un quarantenne di origini campane conosciuto come “l’americano” a Lido Tre Archi. Le manette ai polsi sono scattate ieri, pare che l’uomo fosse diventato il terrore dei residenti. In sostanza sarebbe uno di quelli che compongono un gruppetto di quattro o cinque individui da tenere alla larga perché abituati a vivere di espedienti, a delinquere per sbarcare il lunario.

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Persone che destano allarme sociale, anche se le loro avventure si sostanziano nei furti di biciclette e piccole somme di denaro. Si tratta di uno di quelli per i quali da tempo i residenti volevano fosse assicurato alla giustizia e qualcuno si preparava alla sassaiola per farsi rispettare. 
Trapela, da fonti investigative, che avrebbe assommato, tra una cosa e l’altra, una ventina di denunce per reati di varia natura. Le forze dell’ordine davano la caccia da tempo al partenopeo trapiantato nel fermano. Sarebbe l’autore della rapina alla tabaccheria sulla statale a Lido Tre Archi. 
 
Da quell’episodio si erano concentrate su di lui tutte le attenzioni, anche in quel caso si era trattato di prendere la borsetta di una donna con dentro una quarantina di euro, non di più, lo aveva detto la vittima subito dopo il fatto, ancora in stato di shock. Parliamo di un episodio risalente al 6 maggio scorso. La questura si era occupata della rapina alla tabaccheria sulla statale, all’incrocio per San Marco alle Paludi, e sembra che tutte le tracce riconducano proprio all’uomo acciuffato ieri. Due volanti si erano fiondate sul posto il 6 maggio, dopo la segnalazione al 113. Quel giorno, poco prima delle 17, la proprietaria della tabaccheria, che si trovava sola in negozio e girata di spalle rispetto all’ingresso, si era vista avvicinare dal rapinatore che le aveva chiesto i soldi con chiaro accento campano, come la tabaccaia riferì subito. Di lì a breve altri elementi hanno aiutato a stringere il cerchio sull’individuo. 
I riscontri
Dai primi riscontri si era parlato di un personaggio noto alle forze dell’ordine, schedato. Tra martedì sera e ieri mattina, fino a mezzogiorno, gli agenti sono tornati più volte in via Togliatti e a quanto risulta avrebbero trovato l’uomo malandato, reduce pare da una scazzottata nella quale avrebbe avuto la peggio. Sarebbe stato pestato da un individuo che aveva dei conti in sospeso con lui. Che la situazione sia esplosiva nel quartiere fermano è cosa nota. L’insofferenza dei residenti che si sentono stretti nella morsa dei delinquenti, pochi individui e sempre gli stessi, aveva quasi convinto piccoli gruppi di persone a inventarsi qualcosa per farsi giustizia da sé non volendo più aspettare la macchina della giustizia, che agisce nei tempi letargici della burocrazia.
Le ronde
Si preparavano le ronde, le spedizioni punitive dopo che sono stati scippati i turisti visti come la manna dal cielo per una località rivierasca che ambisce ad essere meta turistica. Quest’arresto della questura, unito a quello del romeno pochi giorni fa da parte dei carabinieri fa tirare un sospiro di sollievo, tranquillizza un po’ tutti, compresi gli operatori turistici che gestiscono i campeggi, anche questi soggetti a piccoli furti e occupazioni d’inverno. In pochi giorni sono stati neutralizzati due personaggi noti, che tenevano sulle spine.

Nel caso del romeno i carabinieri hanno portato a termine una brillante operazione d’indagine con la denuncia di un viado rapinato dal cliente dopo un rapporto sessuale.

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