FERMO - Incassavano il reddito di cittadinanza senza averne diritto. La scoperta è dei finanzieri del comando provinciale di Fermo.
Le investigazioni degli ultimi mesi hanno portato ad accertare la mancanza dei requisiti dichiarati da alcuni cittadini nella compilazione della dichiarazione sostitutiva unica presentata all’Inps per beneficiare del reddito di cittadinanza.
La prassi
Infatti, come previsto dal decreto attraverso le autocertificazioni gli aventi diritto presentano la domanda all’Inps, il quale, accertate le oggettive difficoltà economiche e tutte le altre condizioni previste dalla norma, concede l’accesso al beneficio.
Le denunce
Al termine delle attività, i finanzieri del Gruppo di Fermo hanno segnalato alla Procura della Repubblica i cinque beneficiari a torto per falsa attestazione in atto pubblico e per omissione di informazioni dovute e contestualmente comunicato alla direzione provinciale dell’Inps gli esiti del servizio, per procedere alla successiva revoca del beneficio ed al recupero delle somme illecitamente percepite, ammontanti ad un totale, sino ad oggi, di circa 30mila euro. L’azione della Guardia di Finanza nel comparto della spesa pubblica mira a scoprire e perseguire tutte quelle condotte illegali di sprechi, malversazioni e indebito accesso a prestazioni assistenziali che generano iniquità e minano la coesione sociale, pregiudicando la corretta destinazione delle risorse dello Stato. Un impiego avveduto dei fondi pubblici, che avvenga all’interno dei binari della legalità, costituisce un imprescindibile caposaldo della piena ed efficace ripresa del tessuto economico nazionale in un momento così difficile per l’intero Paese, fortemente segnato dalla recrudescenza della situazione epidemiologica.