FERMO - Un mito per i fermani, una gloria per gli italiani. Franco Perfini e le sue gesta in un’epoca passata ma piena di emozioni.
Ha fatto sognare generazioni di ragazzi di quella pazza nicchia appassionata di motori, terra e salti.
Una nicchia sì, è vero, niente a che vedere con i fenomeni di massa, ma di grande qualità e passione. Rispetto per il gesto atletico e stilistico da qualunque personaggio venisse, senza solchi tra tifoserie. Passione per i motori e le soluzioni tecniche magari da mettere a punto nel garage sotto casa o nell’officina dell’amico. Passione per quelle lunghe giornate passate sotto il sole a seguire le corse o qualcuno ad emulare tra i campi di periferia. Sempre sporchi, bruciati dal sole o zuppi per la pioggia. Alla sera stanchi ma felici e pronti a ripartire.
E da vero campione oggi Franco Perfini è anche maestro.
A Franco Perfini, alla sua storia e alla storia del motocross fermano è stata dedicata una mostra di alcuni giorni negli spazi del centro commerciale il Girasole. Tra immagini, moto vere come cimeli, e racconti è stata illustrata tutta la sua carriera agonistica. C’erano inoltre le moto di Francesco Levi, Gaetano Zucconi e di Massimo Serena nomi giovani e di casa diventati l’orgoglio della nuova generazione crossistica italiana.
Ma non è finita qui. L’evento, organizzato dal Motoclub Monterosato diretto da Giovanni Braconi, durato una settimana si è concluso domenica scorsa con una giornata di scuola per i bambini. Ai piccoli i maestri federali e lo stesso Perfini hanno dato l’opportunità di girare in moto, di imparare i primi rudimenti della pratica sportiva, di prendere confidenza con curve, rettilinei e dossi. Insomma, una grande festa dove gli adulti sanno dispensare buoni consigli e i giovani vengono guardati con rispetto. Un evento completo e propedeutico al campionato italiano che si terrà a Monterosato il prossimo weekend.