Fondi dall'Europa, il Fermano detta le priorità. Non solo strade, il rilancio in cinque mosse

Fondi dall'Europa, il Fermano detta le priorità. Non solo strade, il rilancio in cinque mosse
di Francesca Pasquali
3 Minuti di Lettura
Sabato 18 Dicembre 2021, 09:20

FERMO - Il collegamento tra il casello di Porto Sant’Elpidio e l’ospedale di Campiglione e quello tra il casello di Civitanova e Porto Sant’Elpidio. Il ponte sul Tenna. Il primo tratto della Mare-Monti, o meglio Monti-Mare, tra Amandola e Servigliano. La Lungotenna che «in tempi non irragionevoli si potrà collegare a Servigliano».

Sono le infrastrutture che la Regione conta di finanziare con i fondi europei e con quelli del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). Se n’è parlato ieri pomeriggio al Palazzo dei Priori nella tappa fermana della campagna d’ascolto su Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) e Fse (Fondo sociale europeo). Che, nei prossimi sette anni, faranno arrivare nelle Marche 1,1 miliardi.


La gestione
Si tratta di una valanga di soldi che sarà fondamentale saper gestire e spendere. Da qui gli incontri sui territori, per captare bisogni e richieste. Quelle di Paolo Calcinaro riguardano soprattutto economia e sociale. Al sindaco di Fermo preme poter rifinanziare le imprese giovanili e i tirocini formativi. «Noi sindaci – ha detto – ci troviamo in un momento particolare, perché oggi ci si prospettano molte possibilità. Abbiamo detto tante volte “fateci decollare”, ma c’è il timore di non poter mettere a terra questi finanziamenti». Per Calcinaro, bisognerà «riflettere su come sostenere i Comuni nell’andare a spendere e su come aiutare le aree interne che devono essere valorizzate; c’è una serie di Comuni delle aree “cuscinetto” che possono sfuggire, e per i quali misure mirate possono essere importanti». Come quelli fuori dal cratere, a cui ha fatto riferimento Andrea Putzu.


Le zone
«Con questi fondi – ha spiegato il consigliere regionale e presidente della Commissione attività produttive – riusciremo a dare risposte per il ripopolamento dei borghi e per le imprese».

A patto di fare squadra, «perché è importante mettersi insieme per creare competitività e dare slancio a questa provincia e a tutta la regione. In una fase come questa, con moltissimi fondi da distribuire, parlare con gli interlocutori e coinvolgerli è fondamentale. Perché, oggi, la provincia di Fermo potrebbe cogliere grandi opportunità». A spiegare come è stato il dirigente regionale della Programmazione nazionale e comunitaria, Andrea Pellei.


Il plafond
«L’Europa – ha detto – assegna un plafond e ogni Regione deve destinarlo ai cinque obiettivi stabiliti. Quello delle Marche è aumentato del 76%, perché da quest’anno le Marche sono state classificate tra le regioni europee in transizione, cioè in crisi». Imprese, ambiente, connessioni, sociale e territorio i cinque obiettivi fissati dall’Europa per il settennato che va dal 2021 al 2027. Da perseguire con i fondi che arriveranno. Calendario alla mano, la tabella di marcia è indietro, «anche per effetto della crisi sanitaria ancora in atto».


La fase
«Non è stato approvato l’accordo di partenariato – ha spiegato l’assessore regionale al Bilancio, Guido Castelli –, cioè lo start che porta Regioni e Stati ad approvare la programmazione. L’ultima versione consegnata un paio di giorni fa. Si spera che l’accordo venga approvato entro la prima metà di gennaio». Poi, le Regioni dovranno approvare i documenti per attribuire le risorse ai cinque obiettivi, «speriamo entro febbraio 2022».

© RIPRODUZIONE RISERVATA