Cavalieri e ufficiali per la Repubblica, ecco gli insigniti in Prefettura a Fermo per la Festa della Repubblica

Cavalieri e ufficiali per la Repubblica, ecco gli insigniti in Prefettura a Fermo per la Festa della Repubblica
Cavalieri e ufficiali per la Repubblica, ecco gli insigniti in Prefettura a Fermo per la Festa della Repubblica
di Chiara Morini
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Sabato 3 Giugno 2023, 04:35 - Ultimo aggiornamento: 11:19

FERMO - Dieci insigniti delle onorificenze al merito della Repubblica Italiana, concesse dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per ricompensare benemerenze acquisite e l’impegno profuso verso la nazione: nel giorno del 77esimo anniversario della Repubblica Italiana (e del 75esimo dell’entrata in vigore della Costituzione) la cerimonia ieri in Prefettura ha chiuso i festeggiamenti del 2 Giugno. Prima la messa, ieri, officiata in Duomo dall’arcivescovo Rocco Pennacchio e poi la cerimonia al monumento ai caduti di tutte le guerre, con l’alzabandiera, la deposizione della corona d’alloro, e la lettura del messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, da parte del prefetto Michele Rocchegiani, alla presenza di autorità civili, militari e associazioni.


Gli studenti


L’inno nazionale cantato dagli alunni della Da Vinci-Ungaretti, un momento di raccoglimento in piazza del Popolo, al termine del quale il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro ha detto che «in un territorio come il nostro magari più piccolo è più facile avere il rapporto umano oltre che istituzionale e questo può essere un valore aggiunto».

Quindi le onorificenze al palazzo del Governo. Luigi Alessandrini ha ricevuto il titolo di commendatore, avendo già altri riconoscimenti: «Ex generale dell’Arma dei Carabinieri, in quiescenza, da vent’anni collabora con l’azienda Tod’s, contribuendo ai successi dell’azienda». A Giovanni Martinelli, già cavaliere e insignito di altri riconoscimenti, il titolo di ufficiale: laureato in Giurisprudenza, collabora con varie testate e «si è contraddistinto come fondatore della Croce Azzurra di Sant’Elpidio a Mare, socio Aido, contribuendo ad affermare i valori dell’associazionismo».


L’impegno


Quindi 7 cavalieri, a cominciare da Licio Livini, oggi pensionato, dopo una vita nella sanità pubblica. «Come direttore di Area vasta 4 – si legge nel profilo – ha portato avanti progetti sanitari di grande utilità per il territorio. Notevole il suo apporto durante il sisma 2016 e l’emergenza epidemiologica da Covid-19». Stefano Angelici, primario di Medicina del Murri, «si è occupato in prima linea dell’emergenza epidemiologica, ne è stato contagiato, dimostrandosi esempio di coraggio, professionalità e alto senso del dovere». Il luogotenente dei carabinieri Antonio Massimiliano Carrino, in divisa dal 1981, con vari riconoscimenti, «ha prestato soccorso nel sisma 2009 in Abruzzo e poi in sinergia con altri enti per quello delle Marche del 2016». Il vicesovrintendente della polizia di Stato, in pensione, Anna Rita Priori, ha anche avuto «ruolo attivo nel centro antiviolenza di Macerata». L’appuntato scelto della Guardia di finanza, Maurizio Bosi, impegnato in carriera, anche per la «tutela del made in Italy, controlli e vigilanza, repressione di contrabbando e immigrazione clandestina». E ancora Wladimiro Bonifazi, insignito per «l’impegno e lo zelo nel periodo Covid, assistenza domiciliare, dotato di grande senso civico e spessore sociale».


II futuro


Infine cavaliere è anche la ragioniera Luigina Amaolo, da sempre in forza alla Portland, socia al 50%, dal 1994 direttrice amministrativa, si è distinta «per l’impegno nel made in Italy, mantenendo tutto il ciclo produttivo sul territorio italiano, supportando il Murri nell’emergenza sanitaria, con donazioni di dispositivi e apparecchiature». Infine il prefetto ha consegnato la medaglia d’onore a Egisto Virgili, «cittadino italiano deportato ed internato in Germania nel campo di concentramento di Dortmund fino al giugno 1944», medaglia ritirata dall’omonimo nipote Egisto Virgili.

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