Ex collegio Fontevecchia, non solo museo ma un nuovo polo della cultura per Fermo

Ex collegio Fontevecchia, non solo museo ma un nuovo polo della cultura
Ex collegio Fontevecchia, non solo museo ma un nuovo polo della cultura
di Chiara Morini
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Venerdì 23 Settembre 2022, 06:35

FERMO  - Non solo museo, ma un vero e proprio polo culturale: vanno avanti spediti i lavori di riqualificazione dell’ex collegio Fontevecchia, destinato a ospitare, tra gli altri, un museo archeologico che si ricollegherà con le cisterne romane. E accanto a questa grande opera, che ha ottenuto a fine anno ulteriori finanziamenti a valere sui fondi Pnrr per 13 milioni e 350mila euro per un totale recupero e ampliamento aree museo, vanno avanti anche le altre progettualità per la città. 

 
L’ex collegio
Per il Fontevecchia stanno proseguendo i lavori del secondo e terzo stralcio, in modo parallelo.

Il secondo innanzitutto, che nei giorni scorsi ha avuto un balzo in avanti con l’arrivo delle capriate e dei componenti e materiali per completare il corpo centrale dell’edificio e il suo lato ovest. I lavori, che vengono eseguiti dalla Rizzo Costruzioni di Capaccio Paestum, in provincia di Salerno, sono quelli del secondo stralcio, volti a rendere fruibile l’immobile, con la sistemazione e messa in sicurezza dell’edificio. Parallelamente, si diceva, sono in esecuzione quelli del terzo stralcio, per realizzare il museo archeologico.

Diversi gli spazi previsti dal progetto iniziale, e quindi quelli per contenere reperti di epoca picena, risalenti al periodo romano, alla storia medievale, e anche per la storia del collezionismo. Oltre a quelli puramente espositivi si sta predisponendo, si ricorda, anche un’area eventi all’aperto, fino a raggiungere le Cisterne Romane. 


Il collegamento
Un collegamento diretto che, commenta l’assessore alla Cultura Micol Lanzidei, «renderà l’edificio e le sottostanti Cisterne un unico e nevralgico percorso museale. Un polo culturale destinato ad arricchire l’offerta dei musei cittadini». Un arricchimento non solo con la riqualificazione e l’allestimento, ma anche con il previsto allargamento degli spazi museali, a uso pubblico, e destinati a realizzare botteghe di artigianato locale, con una scuola di specializzazione per la qualità dell’abitare. Un completamento che sarà effettuato con i 13 milioni e mezzo di euro ottenuti dal Pnrr, che permetterà quindi il recupero totale dell’ex Collegio Fontevecchia. «Parliamo – sottolinea il sindaco Paolo Calcinaro – di una porzione importante della storia di Fermo che da molto tempo attendeva di essere recuperata. La nostra amministrazione crede in questa opera di rifunzionalizzazione».

Fondi Pnrr ed europei ottenuti dagli uffici tecnico e politiche comunitarie. A questi in particolare il ringraziamento dell’assessore Ingrid Luciani che aggiunge come l’opera «andrà a implementare la qualità urbana e il tessuto sociale e ambientale, con funzioni sociali e culturali all’interno di spazi strategici per la città». Quanto a storia e cultura cittadina, vanno avanti anche le progettualità relative all’ex scuola media Betti, danneggiata e inagibile dal terremoto del 2016. Per questo edificio, come noto, ad inizio anno, insieme ai fondi Pnrr per il Fontevecchia, sono arrivati 2 milioni e mezzo anche per il recupero totale dell’edificio che ospitava la scuola. E a questi si aggiunge il finanziamento di 450mila euro del fondo di innovazione sociale arrivato nelle scorse settimane per la seconda fase del progetto relativo allo “Spazio Betti”.


L’ostello
Un progetto di ostello, ricettività turistica e animazione culturale e formativa. La procedura va avanti, la giunta ha approvato gli indirizzi per proseguire. Le attività dello spazio Betti, promosse da comune insieme a Nuova Ricerca Agenzia Res, Wega, Avanzi – sostenibilità per azioni, e Banca popolare etica, dovranno essere completate entro 12 mesi dall’ok del Ministero al decreto di impegno delle risorse. Probabilmente ciò accadrà entro la fine di settembre.

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