Fermo, dimesso il paziente con la Zika
Ma sesso vietato, c'è rischio contagio

Giorgio Amadio
Giorgio Amadio
di Lolita Falconi
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Domenica 6 Marzo 2016, 08:12 - Ultimo aggiornamento: 10:54

FERMO - E’ stato dimesso nei giorni scorsi il fermano che ha contratto il virus Zika durante un recente viaggio nei Caraibi. 

Dopo un ricovero di una decina di giorni nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Augusto Murri di Fermo, diretto dal primario facente funzioni Giorgio Amadio, l’uomo ha potuto fare rientro nella sua abitazione. Non potrà avere, questo gli hanno raccomandato i sanitari, rapporti sessuali non protetti nelle prossime settimane visto che il virus può essere molto pericoloso per le donne incinte visti i danni che può causare al feto. 
“E’ stato molto bravo il dottor Amadio - commenta il direttore dell’Asur 4 Licio Livini -. E’ un infettivologo capace che ha subito intuito che quei sintomi, che potevano essere comuni ad altre malattie, potevano invece, in questo caso, essere altro. Va riconosciuto che ha avuto un’ottima intuizione”. 
Il direttore conferma, come anticipato ieri dal Corriere Adriatico, che finora questo è l’unico caso riscontrato a Fermo e il primo e finora unico caso anche nelle Marche. 

“Il decorso della malattia è stato benigno, il paziente è stato dimesso senza complicazioni - continua Livini -. Non ci sono pericoli di contagio per via aerea né per contatto. Su questo punto va assolutamente tranquillizzata l’opinione pubblica. L’unica via per trasmettere il virus è la puntura di insetti infetti o o i rapporti sessuali non protetti”. 

L’uomo ha avvertito i primi sintomi della malattia al suo rientro dal viaggio a Santo Domingo. Sintomi come stanchezza, febbre e rush cutaneo che potevano far pensare a molte altre patologie. 
Una volta arrivato all’ospedale di Fermo, però, il paziente è stato preso in cura dal reparto malattie infettive. 

Il dottor Giorgio Amadio ha subito intuito, mettendo insieme gli elementi anamnesici raccolti, che potesse trattarsi di Zika. A confermare quello che all’inizio era solo un suo sospetto sono stati i risultati arrivati dal laboratorio di virologia di Ancona, con cui Fermo collabora. Una volta avuta la certezza che si trattasse di virus Zika, il paziente è stato curato fino alla dimissione arrivata pochi giorni fa. I sanitari hanno poi provveduto ad effettuare come previsto, la segnalazione del caso al Ministero della Salute. Il virus Zika sta causando molti problemi nel Sud America al punto che nelle scorse settimane l’Oms è arrivata a dichiarare l’emergenza sanitaria internazionale come accadde nel 2014 per Ebola in Africa. 
Il virus può essere contratto soltanto attraverso la puntura di zanzare infette o per via sessuale con soggetti malati. 
La malattia ha solitamente un decorso benigno ma può essere molto pericolosa per le donne incinte.

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