In rialzo quarantene e contagi, stretta sui vaccini. L'ex primario Padovani: «Bisogna dialogare con gli scettici»

In rialzo quarantene e contagi, stretta sui vaccini. L'ex primario Padovani: «Bisogna dialogare con gli scettici»
In rialzo quarantene e contagi, stretta sui vaccini. L'ex primario Padovani: «Bisogna dialogare con gli scettici»
di Francesca Pasquali
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Lunedì 13 Dicembre 2021, 09:20

FERMO - «Mio figlio ha sette anni. È un po’ indietro con le altre vaccinazioni. Quanto tempo deve aspettare per fare quella anti-Covid?». «Io e mio marito siamo vaccinati con la terza dose, ma non so se vaccinare mio figlio. Ha dieci anni. Che conseguenze può avere?».

«Dottore le faccio una domanda, il vaccino sui bambini è sicuro?». Si avvicina il giorno x delle vaccinazioni per i bambini dai cinque agli undici anni e i dubbi dei genitori aumentano. Da giovedì prossimo, potranno far vaccinare i piccoli, ma mamme e papà arrancano in un mare di perplessità. Ha provato a dissiparle, ieri mattina, Paolo Padovani. L’ex direttore del reparto di Malattie infettive del Murri era in piazza del Popolo per la campagna informativa regionale “Parliamone insieme” di cui riferiamo anche in Regione. Un camper dell’Asur, sotto il loggiato di San Rocco, per distribuire volantini e rispondere alle domande della gente. Poca quella che s’è avvicinata. Chi l’ha fatto voleva soprattutto saperne di più sul vaccino per i bambini.

«Se è stato autorizzato da Fda, Ema e Aifa, vuol dire che è sicuro», spiega Padovani. Con il direttore dell’Area vasta 4, Roberto Grinta, e il direttore del Dipartimento di prevenzione, Giuseppe Ciarrocchi, annunciati ma non presenti, è toccato a lui provare a convincere gli indecisi e vaccinarsi e a sciogliere i dubbi dei genitori preoccupati. L’ha fatto con la fiducia nella scienza di chi ha passato una vita col camice bianco addosso e con la passione per un mestiere che gli è rimasto dentro, anche adesso che non esercita più.


«È difficile comunicare con chi non vuole vaccinarsi, ma è l’unico modo democratico che abbiamo per dare informazioni», dice. «Da sei mesi, il vaccino è il farmaco più usato nel mondo.

Non può essere più considerato sperimentale», prosegue, provando a chiarire i dubbi degli scettici. Arriva una mamma. Ha il piglio deciso di chi, prima, ha provato a informarsi. Ha un figlio di sette anni. A Padovani chiede quando tempo deve aspettare prima di vaccinarlo, visto che deve fare anche altri vaccini. «Qualcuno dice un mese. Io ho fatto l’anti-Covid e l’antinfluenzale insieme. In trentotto anni di attività, non mi è mai capitato un caso di reazione da vaccino di lungo periodo», spiega il medico. Che dice di «comprendere chi ha paura, un fenomeno di profonda sofferenza interiore, ma non gli ideologici, quelli che non si vaccinano per partito preso».

Da giovedì, quindi, vaccinazioni aperte anche ai bambini. L’Area vasta 4 sta organizzando le somministrazioni che prevederanno il coinvolgimento dei pediatri. Intanto, il Covid continua a correre. Quaranta i nuovi casi registrati ieri nel Fermano. Cresce il numero dei ricoverati al Murri, che ieri erano diciannove: tre in Terapia intensiva e sedici in Malattie infettive. Tre, ieri, le persone ricoverate al Pronto soccorso.

Nuova impennata delle persone in quarantena. Ieri, nella nostra provincia, erano 1.291 (+76 rispetto a sabato), di cui due sintomatiche. Fermo si conferma il Comune con più contagi (183), seguito da Porto Sant’Elpidio (126), Montegranaro (89), Sant’Elpidio a Mare (75), Porto San Giorgio (68), Monte Urano (44), Campofilone (30), Falerone (29), Montegiorgio (25), Grottazzolina (24), Smerillo e Torre San Patrizio (18), Ponzano di Fermo (16), Pedaso (15), Petritoli (14).

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