Più posti letto per i malati Covid all'ospedale ma stop agli interventi chirurgici programmati, muore una donna di 58 anni

Più posti letto per i malati Covid all'ospedale ma stop agli interventi chirurgici programmati, muore una donna di 58 anni
di di Francesca Pasquali
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Domenica 19 Dicembre 2021, 06:55

FERMO - Un letto in più in terapia intensiva, che diventano quattro. Otto in più in Medicina 1, che passano a venti. Cinque in più in Medicina 3, per arrivare a diciassette. Due in più in Medicina Amandola che ne avrà venti. Si riorganizza l’ospedale Murri per far fronte alla quarta ondata.

A parte il letto di Rianimazione che è già operativo (ieri erano occupati tutti i quattro posti disponibili, «tutti da pazienti non vaccinati», ndr), gli altri saranno attivati da domani. 
Lo stesso giorno in cui verranno ridotti a venti i letti del blocco di Chirurgia e Urologia. Scenderanno a venti anche i posti del blocco di Ortopedia, Otorinolaringoiatria e Oculistica. Da domani sarà, quindi, ridotta l’attività chirurgica, con la sola garanzia degli interventi urgenti e indifferibili. Una misura già prevista per fine anno, secondo il direttore dell’Area vasta 4, Roberto Grinta. I ricoverati positivi al Murri ieri, erano ventidue. Con il riassetto, a Malattie infettive potranno essere ricoverati «fino a 30-31 pazienti», spiega Grinta. Per il quale, «qualora si dovesse ripresentare un picco, abbiamo un piano B, che potrebbe essere di riattivare la Medicina Covid». 
La riorganizzazione dell’ospedale ha messo in allerta i sindacati che domani pomeriggio incontreranno il direttore dell’Av4. «Chiederemo di fare chiarezza sul numero di professionisti e operatori necessari per fare fronte ai posti letto aggiuntivi, ma soprattutto sulla modalità di reperimento di questi ultimi», annuncia il segretario della Cisl, Giuseppe Donati. Per il quale, «la riduzione, ancora una volta, dei posti letto di area chirurgica in favore di quelli di area medica e della Rianimazione e la conseguente riduzione delle sedute operatorie, è il risultato di una programmazione inopportuna e insufficiente dell’Area vasta 4».

Il problema – prosegue Donati – è che «i pochi professionisti rimasti sul campo verranno spostati per dare a vedere di poter allargare il numero di posti letti medici e di Malattie infettive, ma sarà solo apparenza». Ma non finisce qui. Sul piede di guerra, la Cisl vuole fare squadra con le altre sigle sindacali e dar vita a «forme di protesta dei lavoratori di Av4, coinvolgendo anche il prefetto, senza escludere alcuna modalità riconosciuta come diritto dalla Costituzione». Nell’ospedale sotto la lente ieri è morta una donna di 58 anni di Monterubbiano. È la 323esima vittima del Covid nella nostra provincia. Dove i contagi continuano a salire. 104 i nuovi casi registrati ieri nel Fermano. 1.342 le persone in quarantena, di cui due sintomatiche. Fermo è il Comune con più contagiati (238), seguito da Montegranaro (121), Porto Sant’Elpidio (119), Porto San Giorgio (87), Sant’Elpidio a Mare (85), Monte Urano (38), Campofilone (32), Monte San Pietrangeli e Montegiorgio (21), Grottazzolina e Servigliano (19), Falerone e Rapagnano (18), Ponzano di Fermo (15), Amandola e Torre San Patrizio (14), Pedaso e Petritoli (13), Francavilla d’Ete (12). Solo sei i Comuni a zero casi: Lapedona, Monte Giberto, Monte Vidon Combatte, Montefalcone Appennino, Montelparo e Moresco. Sotto i dieci contagi in tutti gli altri. Per far fronte alla richiesta di nuovi centri vaccinali, Regione e Asur hanno pubblicato un bando per trovare «siti adatti sia per gli operatori sia per l’utenza, per rendere omogenea e capillare l’offerta sul territorio». «Aziende e imprenditori possono far riferimento al bando e far pervenire le loro offerte», spiega Grinta che reitera l’appello a vaccinarsi.

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