Turni, Dad e trasporti: corsa contro il tempo dei presidi per il ritorno in classe in zona arancione

Turni, Dad e trasporti: corsa contro il tempo dei presidi per il ritorno in classe in zona arancione
Turni, Dad e trasporti: corsa contro il tempo dei presidi per il ritorno in classe in zona arancione
di Chiara Morini
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Domenica 4 Aprile 2021, 19:13

FERMO - Marche in zona arancione dal martedì: ciò vuol dire che i portoni delle scuole e le porte delle aule torneranno ad aprirsi il giorno dopo. Le vacanze di Pasqua iniziate con la Dad, termineranno dunque con le lezioni in presenza. E non solo per gli alunni dall’infanzia alla prima media, come il Dpcm Draghi aveva stabilito per le zone rosse. Anche i professori degli alunni di seconde e terze medie e superiori (al 50%) torneranno ad accogliere gli studenti. Un ritorno in classe comunicato non proprio in maniera puntuale, ma non poteva essere altrimenti, visto che la zona arancione per la nostra regione è arrivata solo lo scorso venerdì.

Mentre i dirigenti definiranno i dettagli, gli alunni staranno sicuramente iniziando a tirare fuori gli zaini.

Tutti sono pronti, perché il modello della riapertura, così come attuato lo scorso 25 gennaio, ha funzionato. 

Le modalità

«Chiaramente valuteremo le modalità operative nei prossimi giorni, in seguito alla comunicazione dell’Ufficio scolastico regionale, e saremo tempestivi nell’emanare la circolare di riapertura» afferma la dirigente scolastica dell’Itet Carducci e Galilei, Cristina Corradini. La decisione dell’Ufficio è arrivata nella tarda mattinata di ieri, ed ha stabilito che il rientro sarà al 50%. Poi decideranno i singoli presidi se classi miste in dad e presenza, o se a turni. «Da noi il 50% funziona bene, dobbiamo ancora discuterne, ma questo nel nostro istituto è ok. Aggiorneremo tutti quanto prima, ma l’organizzazione che ci eravamo dati prima dello stop, andrà benissimo» commenta il preside del liceo classico Annibal Caro di Fermo, Piero Ferracuti. Fu lui a gennaio a decidere di non dividere le classi, ma di andare avanti con le aule al completo, con 20 classi per volta. Sono praticamente pronti tutti gli istituti e i dirigenti, anche se devono ancora essere definiti nel concreto i dettagli spiccioli, come a quali classi toccherà ricominciare per prima. Il sistema ha funzionato, e anche l’Itt Montani è pronto a ripartire mercoledì mattina. «Lo siamo sempre, non potrebbe essere altrimenti vista questa situazione di chiusura e riapertura che ormai si prolunga da molto tempo» commenta la preside Stefania Scatasta.

Le turnazioni

L’istituto ha deciso turnazioni settimanali di due gruppi. Come indicato sul sito della scuola ieri pomeriggio, partirà quello A, composto dalle classi prime, quinte e le 3AUA, 3BSA, 3CMA, 3CNA, 3DSA, 3ELA, 3INA, 3MMB, 3PTA, poi dal 12 aprile toccherà al B, di cui fanno parte le classi seconde, quarte e le 3CAA, 3CMB, 3ETA, 3INB, 3MMA, 3MMC, 3TCA. Preoccupazioni particolari nel trasporto non ne ha, perché «abbiamo già adottato questo sistema in precedenza e funziona alla perfezione. La didattica in presenza è fondamentale per gli studenti». D’accordo con lei, in questo, anche la dirigente Annamaria Bernardini, che è alla guida dell’Ipsia e del liceo artistico Preziotti Licini, di Fermo e di Porto San Giorgio. «I trasporti non sono di nostra competenza – commenta – di certo forse qualche rischio c’è, ma la scuola deve riprendere in presenza. All’Ipsia, con tutti i laboratori che ci sono, di fatto i portoni non sono mai stati chiusi del tutto». Anche nei suoi istituti la didattica al 50% era già stata sperimentata nei mesi scorsi, per cui a livello organizzativo «riprenderemo da dove abbiamo lasciato. Fortunatamente questa volta i nostri docenti si sono quasi tutti vaccinati, almeno con la prima dose». Questo per quanto riguarda gli istituti superiori. Per gli studenti più piccoli, la novità è che torneranno in classe anche le seconde e terze medie. Gli altri dalla prima in giù, infanzia e primaria comprese erano già previsti. «Siamo pronti a riaprire le porte degli istituti – dice la dirigente dell’Isc Nardi di Porto San Giorgio, Daniela Medori –. Siamo contenti di riaccogliere i nostri studenti, anche quelli di seconda e terza media». Ma le loro classi erano state chiuse per meno tempo delle superiori. Per loro la Dad era durata meno degli altri, iniziata solo quando è cominciata la zona rossa. Le Superiori avevano chiuso prima, per effetto dell’ordinanza del presidente della Regione, Francesco Acquaroli. Lo aveva deciso lo scorso 26 febbraio dopo aver appositamente firmato un’ordinanza che le teneva chiuse dal 27 febbraio al 5 marzo. 

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