Il Covid corre tra i più piccoli: quarantene negli asili e crescono i contagi in famiglia

Il Covid corre tra i più piccoli: quarantene negli asili e crescono i contagi in famiglia
Il Covid corre tra i più piccoli: quarantene negli asili e crescono i contagi in famiglia
di Francesca Pasquali
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Giovedì 18 Novembre 2021, 10:23

FERMO - Sono trenta le classi in quarantena nel Fermano. Dove, nel giro di pochi giorni, il numero di studenti costretti a casa per precauzione è lievitato. Solo una decina di giorni fa, le classi in isolamento si contavano sulle dita di due mani. Mentre adesso sono molte di più. Soprattutto delle scuole materne, dove i bambini non devono portare la mascherina e dove il Covid circola, perciò, con più facilità.

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Poi, capita che i bambini contagiati, a casa, passino il virus ai fratelli più grandi.

E le classi in quarantena aumentano. Succede anche perché, per mettere in quarantena una classe, valgono ancora le vecchie regole. Cioè, basta che uno studente sia positivo e tutti i compagni devono stare a casa. Mentre quelle nuove prevedono procedure diverse in base al tipo di scuola, al numero di positivi per classe e alle vaccinazioni fatte dagli studenti. Nel Fermano, la maggior parte dei contagi riguarda scuole d’infanzia e primarie. Delle trenta classi in quarantena, otto sono di Montegiorgio. Da un paio di settimane, il Comune della media Valtenna è sotto la lente per i contagi che continuano a crescere. Ieri, i positivi erano 51 (141 le persone in quarantena), 17 in più di Porto San Giorgio che, però, lo supera di quasi diecimila abitanti. Giornata nera, quella di ieri, nella nostra provincia, dove i nuovi contagi registrati sono stati 70.

La tendenza

Aumentano i positivi a Fermo, che ieri erano 107. Migliora, invece, la situazione a Sant’Elpidio a Mare che ieri aveva 69 positivi e 96 persone in quarantena. Occhi ancora puntati su Santa Vittoria in Matenano, dove i positivi erano 31, a fronte di una popolazione di 1.286 abitanti. Si assottiglia il numero dei comuni a zero casi, che adesso sono nove: Belmonte Piceno, Magliano di Tenna, Massa Fermana, Monte Giberto, Monte Rinaldo, Monte Vidon Combatte, Monte Vidon Corrado, Moresco e Smerillo. I ricoverati positivi al Murri, ieri, erano 16: 2 in Terapia intensiva e 14 in Malattie infettive. Mentre l’attuale ospedale regge l’urto del Covid, quello nuovo fa litigare la politica. «Quando l’assessore Castelli afferma di aver ricevuto in eredità l’ospedale di Fermo afferma il vero. Quando dice che l’intervento era privo di adeguata copertura finanziaria afferma il falso, in quanto è stato finanziato dalla giunta della quale facevo parte con 31 milioni nel primo bilancio, nel dicembre 2015, e con altri 30 milioni nell’ultimo bilancio della precedente giunta, nel dicembre 2019. Più ulteriori 11 milioni per la viabilità di adduzione». A parlare è il consigliere regionale del Pd, Fabrizio Cesetti, che replica a Guido Castelli. Presentando il bilancio di assestamento 2021/2023, approvato l’altro ieri dalla giunta, l’assessore regionale, aveva rimarcato «la necessità di garantire provvista finanziaria a interventi che abbiamo ricevuto sì in eredità, ma che non avevano adeguata copertura, come l’ospedale di Fermo (6,8 milioni)».

La variante

Somma che, per Cesetti, non riguarda «inesistenti scoperture, bensì risorse destinate a finanziare una variante, ancora da approvare, necessaria per la realizzazione di un pre-triage Covid, di dieci posti aggiuntivi di Terapia intensiva e di una sala operatoria Covid». «Castelli – chiosa il consigliere dem – la smetta con le bugie seriali e si dedichi a fare l’assessore, visto che non è riuscito ancora a presentare uno straccio di bilancio, tanto che ancora opera con il nostro. Né è stato capace di presentare una “manovra Covid” a sostegno di cittadini, famiglie e imprese, come invece fece la “mia” giunta».

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