Piano per i rinforzi per l'ospedale Murri: previsti aiuti anche al pronto soccorso

Piano per i rinforzi per l'ospedale Murri: previsti aiuti anche al pronto soccorso
Piano per i rinforzi per l'ospedale Murri: previsti aiuti anche al pronto soccorso
di Francesca Pasquali
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Sabato 5 Febbraio 2022, 07:35

FERMO -  È tornata critica la situazione al pronto soccorso dell’ospedale Murri, dove ieri c’erano dieci pazienti Covid. Dopo alcuni giorni di relativa calma, la pressione è tornata a farsi sentire. A complicare le cose l’atavica carenza di personale, aggravata, negli ultimi giorni, dall’azzeramento degli ordini di servizio.

 

Dopo la levata di scudo dei sindacati, il direttore dell’Area vasta 4, Roberto Grinta, ha deciso di annullare i trasferimenti, per un tot di ore al mese, di medici di altri reparti in pronto soccorso, per coprire i turni più sguarniti.

A riguardo, durante la riunione di ieri mattina con il prefetto Vincenza Filippi e sindacati della sanità, Grinta ha annunciato l’apertura di un tavolo con le organizzazioni sindacali mediche. Personale sempre ridotto all’osso, quindi, e alle prese con una situazione diversa rispetto a quella delle precedenti ondate. Il pronto soccorso è preso d’assalto anche dai pazienti no-Covid. Che, certe volte, però, proprio lì, scoprono di essere positivi, dopo il tampone di accesso.

È quello che sta succedendo in questi giorni, con persone che arrivano per tutt’altro motivo, scoprono di avere il Covid e vengono dirottate nell’area dedicata. Poi, se devono essere ricoverate, finiscono in Malattie infettive, anche se hanno mal di stomaco o qualche osso rotto. Il pronto soccorso stringe i denti e aspetta il concorso per i medici di Medicina d’urgenza. Lo organizza l’Av 4, per conto dell’Asur Marche. Diciotto i posti da occupare: dieci per le aree vaste e otto per l’Azienda Ospedaliera Marche Nord.


La commissione è presieduta dal primario del Murri, Alessandro Valentino. Le selezioni ci sono già state. Si sono candidati in diciannove. Due sono stati esclusi perché sprovvisti dei requisiti. Ne restano diciassette. Dodici sono specializzandi. Hanno tra i ventotto e i trentotto anni, finiranno in una graduatoria a parte e verranno chiamati dopo gli altri cinque, che la specializzazione l’hanno già fatta. Nel Fermano, le ultime due vittime del Covid sono un 86enne di Porto Sant’Elpidio e un 56enne di Fermo, morti entrambi al Murri. Intanto, sta facendo discutere il piano di riordino degli ospedali marchigiani, approvato dalla giunta regionale. Quello che, per il presidio di Fermo, prevede 4 letti di Terapia intensiva e 31 di Malattie infettive, oltre ai 50 di Campofilone e ai 18 di Sant’Elpidio a Mare, per le post-acuzie.


Per l’Av 5 (Ascoli e San Benedetto), invece, sono previsti 28 letti tra ordinari e semintensivi e 5 intensivi. Mentre, per l’Av 3 (Civitanova, San Severino, Camerino e Macerata), 45 tra ordinari e semintensivi e 5 intensivi. Numeri, quelli fermani, elevati rispetto a quelli degli altri ospedali del sud. Soprattutto considerando che il Murri è l’unico della provincia e che, in caso di necessità, dovrà andare in soccorso degli altri. A dare un po’ di respiro, da fine mese saranno attivati dieci nuovi letti tra Terapia semintensiva e Medicina d’urgenza. L’ha comunicato Grinta ieri durante l’incontro in Prefettura. Secondo il direttore le cose miglioreranno, grazie alla «maggiore autonomia nella gestione del budget, che la direzione dell’Area vasta avrà per effetto delle modifiche normative che interverranno a livello regionale e che saranno attuate nel nuovo Piano sanitario regionale, in corso di esame». Tradotto, significa anche «rivedere i modelli organizzativi, per razionalizzare le risorse disponibili e recuperarne altre attraverso contratti a tempo determinato per alcune tipologie professionali, sebbene in numero limitato rispetto alle effettive esigenze».


Come i 12 infermieri e i 12 oss chiesti alla Regione dal direttore dell’Av 4, i cui primi arrivi sono previsti a marzo. Sul fronte territoriale, lunedì comincerà il trasferimento delle Cure intermedie di Montegiorgio a Montegranaro per fare spazio ai lavori post-sisma all’ex ospedale. A margine dell’incontro di ieri, il sindaco di Fermo ha comunicato di aver chiesto alla Regione di approvare l’istituzione in città del corso magistrale di Infermieristica. Paolo Calcinaro ha anche convocato per il 17 febbraio la Conferenza dei sindaci.

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