FERMO - Si prospettano giorni difficili per gli studenti del Fermano. Che, se non dovranno rinunciare alle gite scolastiche, poco ci manca. Gli istituti temporeggiano. Prima di decidere se organizzare i viaggi di istruzione, vogliono capire come sarà l’inverno. Quel che è (quasi) certo è che, se si faranno, le gite saranno solo in Italia. Gli studenti di quinto sono in fibrillazione. Loro, all’agognata vacanza di fine scuola, non vorrebbero rinunciare. Ma sanno pure che il periodo è quello che è e non insistono più di tanto.
«Ci prendiamo un po’ di tempo per decidere. I viaggi di una giornata o in orario scolastico li stiamo già facendo. Per quelli di quinto, vedremo», dice Annamaria Bernardini. La preside dell’Ipsia “Ricci” e del Liceo artistico “Preziotti Licini” ragiona su due binari: viaggi di un giorno, massimo due, per la scuola professionale; più lunghi, ma sempre in Italia, per il liceo. Ma solo per gli studenti vaccinati, «perché fare i tamponi durante il viaggio è complicato». Quindi, gli studenti col Green pass da tampone, al massimo, potranno stare fuori due giorni. Gli altri possono sperare in qualcosa di più. I colleghi sono più o meno sulla stessa lunghezza d’onda. Ieri, nel Fermano, c’erano ventisette classi in quarantena. Come nelle altre aree vaste delle Marche, anche nella 4 la quarantena scatta con un solo studente positivo. Il tampone di controllo si fa a fine isolamento, che è di sette giorni per i vaccinati e di dieci per i non vaccinati.
«Adottiamo il protocollo straordinario perché è aumentata la circolazione virale e non riusciamo a garantire la sorveglianza con testing», afferma il direttore del Dipartimento di igiene e sanità pubblica, Giuseppe Ciarrocchi.
«Il Covid non esiste», andava ripetendo, prima di convincersi a farsi ricoverare. 1.127 le persone in quarantena (+50), di cui 32 sintomatiche (-9). Fermo è il Comune con più contagiati (156), seguito da Porto Sant’Elpidio (120), Montegiorgio (71), Montegranaro (68), Porto San Giorgio (62), Sant’Elpidio a Mare (60) e Monte Urano (53). Sette i Comuni “Covid free”: Belmonte Piceno, Lapedona, Monte Rinaldo, Monte Vidon Combatte, Montefalcone Appennino, Ortezzano e Smerillo. Ma a preoccupare non è solo l’avanzata del Covid.
«A causa della mancanza di personale, l’Asur, motivando la decisione con l’emergenza del momento e garantendo le visite domiciliari, ha disposto la chiusura del servizio di guardia medica notturna, privando la città e il territorio di un servizio essenziale per la salute dei cittadini». La denuncia arriva dalla minoranza di Montegranaro. Dove la guardia medica è stata accorpata con quella di Sant’Elpidio a Mare. «Quali azioni ha messo in campo il sindaco e con quale efficacia al fine di affrontare il problema? È stata chiesta la convocazione dell’assemblea dei sindaci, visto che la carenza di medici riguarda tutta la provincia?», si chiede il gruppo consiliare “Avanti”. «Ridurre le nove postazioni di guardia medica è una scelta inaccettabile, in particolare nel grave momento sanitario che stiamo attraversando», incalza la minoranza. E chiede l’attivazione di un punto vaccinale per bambini all’ex ospedale.