FERMO - Il concerto delle campane. L’uscita dei magistrati da Palazzo dei Priori. Le contrade che si uniscono al corteo. Il saluto del maresciallo della rocca al podestà. I tamburini schierati lungo via Mazzini. Si rinnova l’appuntamento con l’Investitura dei priori, momento che segna l’avvio della Cavalcata dell’Assunta. Domani sera, il centro storico della città tornerà a riempirsi dei suoni e dei colori del Palio.
Quattro i momenti salienti voluti dal regista Adolfo Leoni, per il quale «la Cavalcata serve alla Cavalcata, serve ai fermani e serve al turismo internazionale, su cui puntiamo parecchio».
La terza scena si terrà in Duomo, con l’estrazione, la nomina e l’Investitura dei priori e la liturgia dell’arcivescovo Rocco Pennacchio. Tre i nuovi priori che saranno investiti: Cristian Malloni per Campiglione, Giorgio Prugnoletti per Castello e Gian Luca Iervicella per San Bartolomeo. L’ultima parte della serata prevede la ridiscesa in piazza, il giuramento davanti al popolo e il ritorno dentro Palazzo dei Priori, dove storicamente podestà e priori vivevano, «lontano dalle tentazioni del mondo», e governavano la città. Un ritorno in grande stile, dopo i due anni tra stop e limitazioni per il Covid. «Siamo contenti di ripartire con tante novità. Teniamo molto alla Cavalcata, manifestazione importante per l’identità, la socialità, il turismo e il commercio», dice il vicesindaco e assessore alla Cavalcata, Mauro Torresi. Da un paio di mesi, la rievocazione è collegata con Medieval Italy, azienda che gestisce le destinazioni storiche e culturali italiane.
«Faremo parte di un pacchetto di offerte destinate a turisti italiani e stranieri, che porterà a Fermo un turismo esperienziale, facendo riscoprire la città e le sue bellezze medievali», spiega il vicepresidente della Cavalcata, Andrea Monteriù. Non solo. Perché il circuito Medieval Italy è entrato a far parte di Italia.it, portale «per intercettare le bellezze italiane, nel quale il governo ha investito 114 milioni». «Una cassa di risonanza dirompente», sintetizza Monteriù.
L’obiettivo è «mettere in contatto i turisti con le realtà locali e creare pacchetti ad hoc, anche da esportare». Sottolinea «il lavoro di squadra all’interno delle contrade», l’altro vicepresidente della Cavalcata, Roberto Montelpare. «È importante – aggiunge – far sentire l’abbraccio della città, perché sia da stimolo ai priori e ai direttivi per portare avanti questo patrimonio di tutti, riconosciuto all’unanimità dal Consiglio comunale per l’alto valore storico e civico. Un valore che va tramandato, perché sociale, turistico e altamente aggregativo».