Fermo, in funzione una casa rifugio dove poter ritrovare aiuti e tranquillità. Attivi nel Fermano anche i centri anti-violenza

Fermo, in funzione una casa rifugio dove poter ritrovare aiuti e tranquillità. Attivi nel Fermano anche i centri anti-violenza
Fermo, in funzione una casa rifugio dove poter ritrovare aiuti e tranquillità. Attivi nel Fermano anche i centri anti-violenza
di Chiara Morini
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Giovedì 30 Marzo 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 21:22

FERMO - Destano preoccupazione i dati sulla violenza di genere, e non è mai ripetitivo l’invito che autorità e associazioni rivolgono a chi ne è vittima, di avere coraggio e chiedere aiuto. Non smette mai di ricordarlo la commissione provinciale pari opportunità, costituitasi da meno di un anno, ma già quasi subito al lavoro per sensibilizzare tutta la popolazione. «La situazione – commenta la presidente della commissione provinciale, l’avvocato Francesca Palma – desta preoccupazione ma la cosa importante è che si prenda coscienza dell’esistenza della tutela».

 

In collaborazione con la prefettura e le forze dell’ordine si riesce a supportare e tutelare le vittime di violenza. «Un’ottima collaborazione – fa eco la consigliera provinciale con delega alle pari opportunità, Luciana Mariani – si lavora insieme alle istituzioni, prefettura, questura, forze dell’ordine.

Sin dall’insediamento abbiamo subito avvertito la necessità di far capire alle vittime di violenza che non sono sole.

E di lavorare alla sensibilizzazione girando il territorio con il nostro progetto “Sulla strada del rispetto”». Perchè se da un lato si tutela la vittima di violenza, dall’altro si deve cercare di prevenire, di sensibilizzare affinché questi episodi non si verifichino. «Ormai – aggiunge l’avvocato Palma – il titolo dato al progetto, “Sulla strada del rispetto”, per noi della commissione è quasi un brand. Giriamo il territorio e portiamo a tutti, medici e farmacisti, cittadini e anche i ragazzi delle scuole, il messaggio del rispetto delle persone fragili, e il fatto che possono avere tutela».

Il progetto, già avviato lo scorso autunno, prevede un tour nei comuni della provincia (alla fine saranno toccati tutti e 40), con la consegna di materiale agli studenti e volantini con la segnalazione a medici, cittadini e farmacisti, dei recapiti e delle dislocazioni dei centri antiviolenza. «Lì – prosegue la presidente della commissione provinciale – la donna può essere sicura che non sarà guardata con sospetto, ma troverà un ambiente accogliente, che ovviamente dovrà verificare l’effettiva situazione subita. L’importante è far sapere che esistono i centri antiviolenza». Conoscendone l’esistenza ci si può ricorrere, altrimenti, ovviamente, no. «Una volta avvenuto l’accesso – dice Palma – lì si trova supporto psicologico, e se del caso anche accoglienza con la casa rifugio». 



«Al centro antiviolenza – aggiunge Palma – si può andare anche prima della denuncia, lì si trovano consigli e aiuto». Nel territorio ce ne se sono a Pedaso, Fermo, Sant’Elpidio a Mare, Comunanza e Porto Sant’Elpidio (il numero comune per informazioni è 800215809). Le forze dell’ordine pure non smettono mai di ricordare tutti gli strumenti a disposizione delle vittime. Se ne è parlato lo scorso 8 marzo in un convegno organizzato in Questura, dove si è parlato anche di come vengono gestite le procedure di tutela. Dallo strumento dell’ammonimento del questore, allo strumento della denuncia: polizia e carabinieri sono pronti ad ascoltare le vittime e a intervenire. 

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