Riscaldamento a scuola, stangata bollette: mezzo milione per la Provincia

Riscaldamento a scuola, stangata bollette: mezzo milione per la Provincia
Riscaldamento a scuola, stangata bollette: mezzo milione per la Provincia
di Chiara Morini
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Sabato 9 Luglio 2022, 05:40

FERMO - Se da un lato i privati sono alle prese con le bollette con i costi stratosferici per il gas, anche gli enti locali se la devono vedere con i forti aumenti soprattutto per ciò che concerne il riscaldamento delle scuole. Entro il mese Comuni e Provincia sono chiamati come ogni anno, agli assestamenti di bilancio per la sistemazione degli equilibri rispetto al previsionale, e ora dovranno sistemare i saldi dei consumi relativi all’anno scolastico appena terminato. 

 
I costi
«Con la variazione di fine mese provvederemo a raddoppiare lo stanziamento: ai 550 mila euro già inseriti ne metteremo altrettanti, per chiudere l’anno vecchio.

Poi in un secondo momento dovremo procedere a coprire la parte relativa al nuovo anno scolastico. Gli avanzi di bilancio se ne vanno così». Anche i comuni non sono da meno, e in questi giorni, negli uffici fermani si sta lavorando per questo, come spiega l’assessore al bilancio di Fermo, Alberto Scarfini. «Ad aprile – spiega - abbiamo messo a bilancio 450mila euro per le utenze. Qualcosa lo Stato ci sta inviando, abbiamo ricevuto alcuni rimborsi da Roma. Prima 128mila euro, ora circa 95mila arrivati questa mattina (ieri per chi legge). Sono un palliativo, però, perché comunque dobbiamo impiegare risorse nostre. Ma lavoreremo per cambiare le mentalità, per studiare linee di risparmio che tutelino sia il confort e la sicurezza dei ragazzi sia per rimanere virtuosi».

Si lavora cioè per l’eliminazione degli sprechi, che punta a fare anche la nuova amministrazione di Porto San Giorgio. «Il gas è aumentato di tanto – sottolinea l’assessore sangiorgese al Bilancio Alessandra Petracci – la cifra è notevole, parliamo di almeno 150mila euro nell’ultimo periodo. Pensando a come risparmiare, intendo fare un impianto fotovoltaico per alimentare il comune, così da dimezzare le bollette. Cercheremo di intercettare anche contributi, che pure c’erano in passato, e cercheremo anche di verificare gli orologi degli impianti della luce e del gas, in modo tale che non si accendano gli impianti fuori dai giusti orari». 

Le alternative
I Comuni quindi si attrezzano come possono, per cercare di risparmiare laddove possibile e non essere costretti a tagliare altri servizi. Questo vale tanto per i grandi quanto per i più piccoli, come Monterubbiano, sul cui bilancio, spiega la sindaca Meri Marziali, «i rincari del gas incidono e non poco alle voci di costo. È chiaro che se i costi salgono, le maggiori risorse che utilizziamo per questo vengono sottratte ad altri servizi. Per ora grandi problemi non ne abbiamo, ma per prudenza abbiamo inserito gli aumenti nella prossima variazione di bilancio». Cifre precise al momento non ne ha, ma pure il sindaco di Pedaso Vincenzo Berdini rileva come «gli aumenti sono comunque devastanti. Dopo l’estate, all’inizio del nuovo anno scolastico si capiranno i trend del periodo invernale. La soluzione sarebbe alla portata, dovremmo uscire il prima possibile dalla dipendenza del gas e guardare alle energie alternative. L’autunno sarà caldo, sia per gli enti che per i privati cittadini». 

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