Fermo, caos sull'autostrada A14 strozzata: dita incrociate per il dissequestro dei viadotti

Fermo, caos sull'autostrada A14 strozzata: dita incrociate per il dissequestro dei viadotti
Fermo, caos sull'autostrada A14 strozzata: dita incrociate per il dissequestro dei viadotti
di Francesca Pasquali
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Mercoledì 8 Luglio 2020, 10:32 - Ultimo aggiornamento: 10:54

FERMO - Gli ottimisti sperano in questo fine settimana. I pessimisti dicono che non sarà per adesso. I realisti puntano su metà luglio per vedere nero su bianco, o meglio gomma su asfalto, il tanto agognato dissequestro dei viadotti dell'autostrada A14.



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Ieri mattina Autostrade per l’Italia avrebbe ricevuto il nullaosta del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Entro oggi la concessionaria dovrebbe spedire alla Procura di Avellino i progetti definitivi validati dal Mit dei viadotti Vallescura (tra Fermo e Porto San Giorgio) e Santa Giuliana (Massignano, in provincia di Ascoli), accompagnati dalle relative istanze di dissequestro temporaneo. A quel punto, la palla passerebbe al tribunale campano, incaricato quindi di dettare i tempi. Che il sud delle Marche spera saranno rapidissimi.
 
Il passato
La volta precedente, cioè prima di Natale, quando furono dissequestrati gli altri tre viadotti marchigiani, l’ok arrivò dopo qualche giorno. In una notte la carreggiata transitabile fu allargata e portata a due corsie ristrette. In questo caso, i tempi dovrebbero essere simili. I dissequestri temporanei non risolveranno però i problemi dell’A14, e di rimando quelli della Statale e delle vie interne delle cittadine costiere, ma daranno una boccata d’ossigeno a un’estate che si preannuncia incandescente sul fronte della viabilità. Non ci sono, infatti, novità per gli altri tre viadotti. Il progetto esecutivo del Campofilone è al Mit da marzo, mentre sugli altri due continuano le indagini geognostiche per redigere i progetti esecutivi. Poi ci sono i lavori in galleria. La prima fase delle ispezioni dovrebbe terminare il 15 luglio. I cantieri per gli impianti antincendio il 21. Tradotto: ancora almeno due settimane di file chilometri e rallentamenti. Una situazione che il sud delle Marche fa sempre più fatica a sostenere, ragione e motore di un malcontento crescente. L’autostrada si sta imponendo tra i temi clou della campagna elettorale in vista delle elezioni del prossimo settembre.
Le associazioni
Intanto le associazioni di categoria continuano a battere i pugni. Ieri mattina, la Cna Fita regionale ha spedito una lettera al Mit, chiedendo di chiudere il prima possibile l’iter ministeriale dei progetti esecutivi dei viadotti Campofilone, Colonnella e Fonte dei Preti (gli ultimi lungo la tratta abruzzese dell’A14). «Non possiamo morire di burocrazia. Siamo determinati ad attivare ogni iniziativa possibile presso il ministero, perché questi progetti esecutivi, arenatisi sui tavoli romani, siano approvati in tempi strettissimi», fa sapere il portavoce degli autotrasportatori della Cna Territoriale di Fermo, Emiliano Tomassini. «Per il trasporto merci professionale – prosegue – è una vera esasperazione. Sul territorio, ogni giorno è una lotta, tra tempi di guida e di riposo che saltano, code che sballano, consegne e turni di lavoro, tempo perso e il non poter organizzare il lavoro in maniera efficiente».
I danni
Parla di gravi danni alle imprese del settore, Tomassini, «che si inquadrano nella situazione vissuta da tutti i settori, specie adesso che sulla stagione turistica si erano caricate attese e speranze». Una situazione che va risolta al più presto prima che possa degenerare e comportare anche ferite d’immagine difficili poi da rimarginare.
Per andare incontro alle difficoltà degli associati, la Cna si starebbe anche attivando per cercare di ottenere il rimborso dei pedaggi e la ricodificazione dei viaggi, in modo da «non aggiungere al danno la beffa di multe per il superamento dei tempi di guida e di riposo».
La voce
Alza la voce anche Confartigianato. L’associazione di categoria avrebbe ricevuto rassicurazioni dal direttore del Tronco di Pescara, Marco Perna, che avrebbe garantito «tempi molto brevi per i lavori nei tratti interessati dal dissequestro dei due viadotti (il Vallescura e il Santa Giuliana, ndr)». «Posto che questo avvenga nel più breve tempo possibile – spiega il segretario generale di Confartigianato Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, Giorgio Menichelli –, se così fosse, si riuscirebbe a sostituire le barriere new jersey velocemente e a consegnare le due corsie dei due viadotti già entro la fine della prossima settimana, così come i lavori su alcune gallerie, fonte di grande disagio, che saranno conclusi entro il 21 luglio». «Se i tempi previsti saranno rispettati – prosegue –, nel breve periodo, potremo consegnare alla comunità una viabilità pressoché normale e garantire, finalmente, regolari flussi di traffico».
Le prospettive
Parola d’ordine: fare presto.

Più passano i giorni e più la situazione rischia di incancrenirsi. Occorre agire nel più breve tempo possibile. «Non c’è più tempo da perdere – incalza infatti Menichelli –, il danno alle imprese del settore dei trasporti, a tutte le attività commerciali, ai turisti e ai cittadini stessi è decisamente ingente e sta aggravando ancora di più una situazione di per sé critica dovuta al lockdown dei mesi scorsi».

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