Nuovi rincari, i sindaci del Fermano corrono ai ripari: «Tariffe bloccate, ma è dura andare avanti così»

Nuovi rincari, i sindaci del Fermano corrono ai ripari: «Tariffe bloccate, ma è dura andare avanti così»
Nuovi rincari, i sindaci del Fermano corrono ai ripari: «Tariffe bloccate, ma è dura andare avanti così»
di Chiara Morini
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Giovedì 12 Gennaio 2023, 02:00

FERMO - I Comuni cercano di fare quel che possono per aiutare le famiglie in difficoltà, ma l’azione amministrativa è sempre meno semplice. Con i rincari che pesano anche sulle casse comunali, gli enti cercano di fare quel che possono, nel mentre si vanno ad approvare i bilanci previsionali.

«Purtroppo – commenta il sindaco di Montegiorgio Michele Ortenzi – si vive alla giornata senza nessuna possibilità di fare programmazione. I rincari pesano come lo scorso anno, quando abbiamo chiuso il bilancio facendo tagli ai capitoli di spesa e anche grazie ai trasferimenti avuti dallo Stato. Quest’anno è ancora più complicato».


Lo stallo

Il perché è presto detto: il costo delle materie prime, di carburante, di energia non si abbassa. «Sono in netto aumento le richieste – aggiunge Ortenzi – delle famiglie per le difficoltà economiche dovute all’inflazione che ha eroso pesantemente il potere di acquisto».

Sembra proprio una tempesta perfetta, e se non arriveranno aiuti dagli enti superiori, difficile che i Comuni possano far quadrare i conti. A Montegiorgio intanto hanno limitato la temperatura del riscaldamento negli edifici pubblici, come imposto dal ministero, stanno attuando pratiche per ridurre i consumi, ed è all’esame la valutazione dello spegnimento della pubblica illuminazione un paio di ore prima in alcune vie e strade, oltre a partecipare a bandi. In attesa di approvare il bilancio, cosa che a Fermo hanno già fatto e quindi sono pienamente operativi.

«Abbiamo deciso di fare il grande passo – commenta il sindaco Paolo Calcinaro – di non ritoccare le tariffe degli scuolabus, almeno per questo anno scolastico, così come la mensa, le rette dell’asilo, e neanche quelle delle palestre, altra voce che incide nei bilanci». Qualcosa è per le famiglie, ma non è tutto, perché Calcinaro aggiunge che «a settembre ragioneremo su queste voci. Per ora teniamo duro, in attesa di vedere se dopo l’estate ci saranno cali dell’inflazione o assestamenti nel caro prezzi, e caro energia. Se così non sarà ci dovranno essere ritocchi. Abbiamo comunque, intanto, stanziato somme maggiori a sostegno delle difficoltà delle famiglie, per questo invito a rivolgersi ai servizi sociali. Confermiamo il sostegno per la Tari a favore delle fasce Isee più basse, ma sulla Tari 2023 si dovrà vedere l’incidenza dei costi: la tariffa è stabilita dall’Arera e quindi non c’è possibilità di tenerla bassa come si vuole. Potremo andare ancora più incontro a famiglie con Isee medio-bassi».


Il peso


A Montegranaro pesano gli aumenti di carburante, che il sindaco Endrio Ubaldi definisce «spaventosi. Circa un +30% e al momento le tariffe degli scuolabus restano le stesse, 165 euro per un’andata e ritorno, e 110 con la sola andata o il solo ritorno. Ci sono agevolazioni in base al numero dei figli, ma dovremo fare un adeguamento tariffario, per quanto contenuto, a partire dal prossimo anno scolastico. Nel servizio, offerto per studenti fino alla terza media, è compresa la presenza di assistenti. Non vogliamo penalizzare nessuno, ma dovremo aumentare le mense del 10%». Previsti bandi per contributi, 110 euro fino a 2 componenti, 240 euro fino a 3 componenti, ma, aggiunge Ubaldi, «sono soldi nostri, non fondi governativi. L’aumento di costi ci pesa 300mila euro, con 170mila di ristori».


La costa


Anche il Comune di Porto San Giorgio è in grossa difficoltà. «Fino alla fine del 2022 – dice il sindaco Valerio Vesprini – abbiamo fatto quel che potevamo, ora siamo in attesa di approvare il bilancio. Il problema maggiore per noi è la pubblica illuminazione: molti Comuni hanno già i led, sono 400mila euro in più per noi. Ad oggi abbiamo fatto un Natale cercando di risparmiare, tutto in 100mila euro, facendo i salti mortali, tagliando le vie dove installare le luminarie. Poi c’è anche l’aumento dei tassi nei mutui: noi li abbiamo a tassi variabili. Vedremo appena fatto il bilancio».

Ad Altidona, invece, il Comune, con la banca del Piceno, ha istituito un fondo per le famiglie in difficoltà. «Le prime trenta famiglie – commenta il sindaco Giuliana Porrà – hanno già ricevuto il buono spesa. E ce ne saranno altre perché il fondo a sostegno delle persone in difficoltà sarà costantemente alimentato e continuerà a dare ossigeno a chi ne ha sempre meno». Un’idea nata non certo ieri, perché Porrà aggiunge che «erano diversi mesi che ci pensavamo. Vincenzo Curi, consigliere Bcc banca del Piceno, ci ha informati dell’intenzione dell’istituto di erogare un contributo a fini sociali per il nostro ente. Abbiamo quindi incrementato il fondo, perché le famiglie che hanno bisogno, con i rincari, sono in aumento».


 

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