FERMO - La bolletta dell’acqua va pagata, dopodiché si può ragionare su tutto, dai nuovi contatori per ogni appartamento alle rateazioni del debito accumulato negli anni. Questo è il succo del discorso del presidente della società idrica Giacinto “Pino” Alati dopo le lamentele che erano esplose nei giorni scorsi. C’è preoccupazione tra i condomini di Lido Tre Archi, residenti in due palazzine, che hanno ammucchiato una bolletta con cifre astronomiche, decine di migliaia di euro di debito con i pagamenti.
I timori
Cittadini allarmati perché si ventilava a inizio settimana che la società che gestisce il servizio idrico integrato nel sud delle Marche, Fermo compresa, potesse, da un momento all’altro, chiudere i rubinetti a causa delle insolvenze pregresse. Ebbene, questi timori non devono esserci, secondo il presidente della società. Si tratta di un’azienda che dà lavoro a centinaia di persone e che, a sua volta, non si sogna nemmeno di mettere in difficoltà le famiglie di Lido Tre Archi, né quelle di altri quartieri in altri Comuni. «La Ciip fornisce l’acqua a 500mila persone in una condizione di estrema crisi idrica – spiega Alati – migliaia di euro di morosità si sono ammucchiate a Lido Tre Archi in due condomini, ma noi non vogliamo togliere l’acqua a nessuno. Gradiamo, però, che si rispetti l’azienda e i 250 operai che ci lavorano. Ritengo che i problemi si possano tranquillamente superare se gli amministratori dei condomini dove si registrano questi problemi e i proprietari di immobili che hanno queste criticità vengono a parlare con noi. Ci dicano come vogliono pagare! Siamo pronti a rateizzare, ma l’acqua va pagata».
La scelta
Lo stesso problema del contatore unico si è posto nelle case popolari in altre regioni: «In questi casi - spiega Alati - è stato risolto mettendo un contatore per ogni famiglia.
La battaglia
Alati ricorda che la società deve «rispondere anche all’organo di controllo: non possiamo fare come ci pare». Nei giorni scorsi l’avvocato Ugo Ciarrocchi, dell’associazione della proprietà immobiliare, aveva fatto sapere dell’interesse di Confabitare Fermo a dialogare con la Ciip dopo aver saputo che la fornitura dell’acqua nei condomini R4 e R5 rischiava appunto di interrompersi. Ciarrocchi sottolineava il problema delle occupazioni abusive e della difficoltà di rintracciare soggetti che occasionalmente consumano acqua e non pagano o spariscono o, ancora, semplicemente sono morosi.
I costi
Cosìi costi finiscono tutti a carico dei soliti noti, residenti che vorrebbero stare in ordine con i pagamenti e non riescono a versare grandi somme che, piano piano, si ammucchiano. Un problema, insomma, che va risolto anche per tutelare chi paga regolarmente.