Fermo, l'Avis continua a crescere
e chiede sostegni e parcheggi

Fermo, l'Avis continua a crescere e chiede sostegni e parcheggi
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Sabato 21 Novembre 2015, 09:26 - Ultimo aggiornamento: 8 Novembre, 17:24
FERMO - Sullo sfondo spiccano tre ragazzi, in mezzo a un campo di fiori. Un bambino stringe i pugni e accenna un sorriso, come per non mollare la presa sulla vita, mentre una ragazza, felice, protende le braccia verso chi l'opuscolo in questione lo tiene in mano, quasi a mimare un'apertura disinteressata verso il prossimo. In aria, spinti da un soffio di vento, volteggiano petali rossi, rossi come il sangue, perché, come risuona nello slogan, "Ogni goccia conta". Questa l'impattante istantanea scelta per supportare la campagna promozionale dell'Avis provinciale, l'associazione dei donatori del sangue del Fermano che, al netto di risultati positivi, non può certo cullarsi sugli allori, a fronte di una richiesta di sangue sempre in crescita, come ieri ha sottolineato il suo presidente Giovanni Lanciotti.



"Come accade tutti gli anni, è iniziata in questo periodo una campagna di sensibilizzazione, portata avanti attraverso volantini e manifesti, per coinvolgere quante più persone e convincerle a donare. La necessità di raccogliere sangue è sempre più impellente - ha spiegato Lanciotti -, nonostante nel panorama provinciale ci stiamo attestando su buoni livelli. Contiamo ben undici sezioni che stanno lavorando bene ed hanno incrementato i propri numeri. Siamo in linea con le aspettative ma dobbiamo continuare a ingrandirci". Nel 2015 sono state effettuate ad oggi circa 8 mila donazioni, mentre 4 mila e 200 sono i donatori affiliati, in aumento dell'8% rispetto al passato. Donazione del sangue intero ma anche plasmaferesi, che richiede per il donatore un impegno un po' più lungo, di circa un'ora e mezza, al contrario della donazione semplice (5-8 minuti). "Dal punto di vista della plasmaferesi dobbiamo migliorare, siamo ancora indietro", l'appello di Lanciotti.



Al Caffè Letterario di piazza del Popolo, ieri mattina, accanto a lui sedeva il primario facente funzioni del Centro Trasfusionale di Fermo Alessandro Tortelli, che ha elencato una serie di problematiche da raggirare per far sì che la 'fabbrica' del sangue fermana possa funzionare senza intoppi. "Vero è che riusciamo a coprire il fabbisogno, ma dobbiamo organizzarci meglio. Lo scorso anno raccogliemmo troppo sangue del gruppo B positivo, che invece ora non stiamo trovando. Serve maggiore cognizione". In questo senso potrebbe essere risolutiva l'agenda elettronica già attiva in alcuni centri che darebbe la possibilità di avere una mappatura precisa e prenotare gruppi sanguigni di cui si ha bisogno.



"Riscontriamo anche discontinuità nei comportamenti dei donatori - ha continuato Tortelli -. In archivio ci saranno più di 200 cartelle coi dati di aspiranti donatori idonei, cioè che hanno superato lo screening, che poi non si sono mai recati a donare". Ultima annotazione: il problema parcheggi al Centro trasfusionale di Fermo. "A Fermo rileviamo mattinate semivuote, a influire sono i posti auto che mancano. Noi ne abbiamo 8, ma spesso vengono occupati da invalidi o abusivi, costringendo i donatori a parcheggiare lontanissimi. Chi deve partire da Montegiorgio o P.S.Elpidio rinuncia a venire. Una soluzione? Potremmo cedere i nostri parcheggi e farli divenire a pagamento, in cambio di ticket gratis per i nostri donatori".



"Ringrazio il sindaco Calcinaro per come ci è stato sempre vicino - la chiosa di Lanciotti -, non faticheremo a trovare un accordo".

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