Stop ai cantieri sull'autostrada A14 per il Ponte festivo: «Ma i tempi vanno accorciati. Pedaggio da dimezzare»

Stop ai cantieri sull'autostrada A14 per il Ponte festivo: «Ma i tempi vanno accorciati. Pedaggio da dimezzare»
Stop ai cantieri sull'autostrada A14 per il Ponte festivo: «Ma i tempi vanno accorciati. Pedaggio da dimezzare»
di Chiara Morini
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Venerdì 3 Dicembre 2021, 09:46

FERMO - È stato un risveglio senza cantieri, quello che gli automobilisti e gli autotrasportatori hanno avuto stamattina sull'autostrada A14. Come annunciato nelle scorse settimane, infatti, i cantieri tra Pedaso e San Benedetto sono stati sospesi per il ponte dell’Immacolata. Circolazione senza lavori, dunque, dalle 6 di questa mattina e fino alle 22 del prossimo giovedì 9 dicembre.

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Uno stop che Ministero, Autostrade e Regione avevano concordato lo scorso mese di settembre in previsione dell’aumento del traffico per questo ponte prima e poi, il prossimo stop, a ridosso del Natale.

I cantieri in questione sono ormai gli stessi che da tempo creano disagi infiniti in autostrada a chi deve transitare in direzione nord, e quindi lo scambio di carreggiata nel tratto tra Grottammare e Pedaso per permettere di effettuare i lavori di manutenzione nella galleria di Pedaso.

Le zone

Non che vada meglio verso sud, perché fino a stamattina alle 6 i cantieri erano attivi sempre tra Pedaso e Grottammare, per gli altri lavori nelle gallerie San Basso, Castello di Cupramarittima, Acquarossa, San Cipriano e Castello. Le code sono praticamente quotidiane, almeno un chilometro si raggiunge ormai tutti i giorni, e la situazione, in caso di incidenti o altri imprevisti, peggiora, fino a diventare assolutamente insostenibile. L’ultimo problema, in ordine di tempo, è successo lo scorso martedì, quando all’ora di pranzo, per materiale disperso sulla sede stradale, in entrambe le carreggiate si sono formate code fino anche a 5 chilometri.

Il periodo

Una situazione che, pur essendo ormai la stessa da mesi, rimane pur sempre carica di pericolo. E che non facilita chi l’autostrada la percorre per lavoro. Lo ricorda anche Emiliano Tomassini, presidente di Cna Fermo e anche di Cna autotrasportatori: «Il disagio - dice - è quello di sempre. Ormai ci siamo come abituati e non è proprio una bella situazione. La difficoltà principale è quella di organizzare il lavoro, e i danni conseguenti». Difficile organizzare perché tra le ore di marcia e quelle di sosta, previste anche dalle regole del lavoro, non si riesce a far coincidere i tempi dei trasporti con quelli autostradali. «Le ore di punta – prosegue Tomassini – sono un grosso problema: alle 8, alle 14 e alle 18, fanno sempre registrare incolonnamenti. Senza parlare, poi, del rischio incidenti. Speriamo vada meglio durante le feste natalizie».

Le prospettive

Sullo stop dei cantieri, dice che «è positivo, ma l’auspicio è che non si prolunghino i lavori, per recuperare il tempo perduto. Ormai c’è rimasta una sola cosa da fare, vista la lungaggine dei cantieri: dimezzare il costo del pedaggio». Fin qui l’autostrada. Perché poi quando l’A14 è impraticabile, i disagi finiscono automaticamente sulle strade Statali dei Comuni dove insiste il tracciato autostradale. «I problemi sono sempre quelli – commenta il sindaco di Pedaso Vincenzo Berdini – e a volte pure peggiori. Come l’altra notte, tra martedì e mercoledì scorsi, con la chiusura del tratto Pedaso-Grottammare in direzione sud, della quale non sapevamo. All’ultimo momento il vigile è andato a impostare il semaforo sul lampeggiante». Finché ci sono i lavori lui, per non appesantire la situazione all’incrocio con la Valdaso, non ha ancora potuto realizzare la rotatoria. «Però la stiamo per appaltare – annuncia – dobbiamo farla, ma non sappiamo quando finiscono i lavori. E dire che chiamiamo in continuazione. Spero finiscano entro Natale».

L’auspicio

Nei casi più gravi il traffico “invade” anche le Statali delle altre città costiere. «Auspico – commenta il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro – che la Regione vada avanti e confermi la disponibilità alla terza corsia. C’è chi ancora dibatte su questa tematica, ma io penso, anzi sottolineo, come la terza corsia, così come realizzata finora sul territorio, abbia avuto un basso impatto sulle comunità. L’arretramento? Se ne parlava sedici anni fa, ma poi non si è visto più nulla».

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