Un'altra giornata d'inferno sull'autostrada A14: due ore per fare 20 chilometri

Un'altra giornata d'inferno sull'autostrada A14: due ore per fare 20 chilometri
Un'altra giornata d'inferno sull'autostrada A14: due ore per fare 20 chilometri
di Chiara Morini
3 Minuti di Lettura
Domenica 4 Luglio 2021, 06:39 - Ultimo aggiornamento: 17:06

FERMO - Due ore per percorrere appena venti chilometri. Code di veicoli da San Benedetto del Tronto a Grottammare, e a sud di Pedaso; il tratto dell'autostrada A14 a Porto San Giorgio, ultimamente, si può percorrere a 50km/h. La lunga estate calda del traffico autostradale, però, vedrà una tregua dal prossimo 9 luglio, quando saranno finalmente rimossi i cantieri.

I lavori alle gallerie sono agli sgoccioli, dunque, ma come accade quando c’è qualcosa che si aspetta con ansia, i giorni che mancano sembrano non passare mai. L’attesa però è resa più leggera dalla speranza che i disagi possano cessare, tanto in autostrada, quanto nelle città. Almeno questa è la speranza.
Le ripercussioni
«Qualcuno potrebbe scoraggiarsi, tra i turisti, a leggere su media e social tutto questo caos – commenta il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro – ma non è questo il problema principale, quello più serio è la quotidianità». Quella fatta di spostamenti personali e lavorativi che se si prende l’autostrada ormai, in alcune fasce orarie, diventano davvero impossibili. «Come esempio potrei raccontare un episodio che mi è capitato ieri – dice ancora il primo cittadino fermano – dovevo celebrare un matrimonio, ma ho dovuto attendere, perché i figli erano bloccati nel traffico autostradale. Il disagio maggiore, però, è economico: è per chi lavora, per gli autotrasportatori e non solo. Vedremo cosa viene fuori dalla riunione che l’Anci ha chiesto ad Autostrade». Intanto nel pomeriggio di venerdì i chilometri di coda sono arrivati fino a 7, ieri un po’ meno, circa 5, ovviamente in direzione sud. I disagi a luglio sono dovuti indirettamente proprio alla decisione di provare a migliorare le condizioni di circolazione nei fine settimana estivi: inizialmente, si ricorderà, i cantieri dovevano sparire lo scorso mercoledì 30 giugno. 
Le lamentele
«Grosse lamentele per le gallerie non ne abbiamo ricevute, il problema semmai è per la quotidianità» osserva il sindaco di Porto San Giorgio Nicola Loira, che aggiunge «il grosso è a sud della nostra città, sulla viabilità ordinaria, martedì ci sarà un incontro con tutti i sindaci, compresi quelli in Riviera».

E si vedrà il da farsi. Tra tutti, e non servirebbe nemmeno ricordarlo, a sopportare i disagi maggiori è il sindaco di Pedaso. Da tre anni, da quando ci fu l’incendio alla galleria di Grottammare, quando in autostrada c’è la coda, gli automobilisti escono al casello del suo paese per proseguire sulla statale. Risolverebbe molto l’arrivo dell’attesa rotatoria all’incrocio tra la stessa statale 16 e la strada della Valdaso: sorgerà proprio dove si trova ora il semaforo. Il sindaco Vincenzo Berdini spera possano partire presto i lavori, ma intanto c’è una buona notizia: la Provincia di Fermo ha espresso il suo parere di conformità favorevole alla variante parziale del Prg approvata dal consiglio comunale. Chi dovrà invece patire disagi ancora per qualche notte è Porto San Giorgio. Come noto lunedì e martedì notte l’autostrada sarà chiusa, ancora per lavori propedeutici al varo del cavalcavia, sul quale già è stata fatta la gettata di cemento. «Almeno quelli hanno una fine certa, termineranno presto e non sono infiniti» commenta il sindaco Loira. Ma anche per i residenti lungo la statale che nell’altra nottata del 23 giugno scorso di chiusura, hanno dovuto sopportare rumori e dormire con le finestre chiuse. Il tratto doveva restare chiuso anche nella notte tra lunedì e martedì scorsi, ma Aspi, in extremis, ha bloccato la chiusura, rinviando le operazioni, per non pesare troppo sulla A14, in seguito all’incidente tra i camion a Grottammare. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA