«Sono andato a prendere un caffè», ma è ai domiciliari per minacce ai familiari: finisce dietro le sbarre

«Sono andato a prendere un caffè», ma è ai domiciliari per minacce ai familiari: finisce dietro le sbarre
«Sono andato a prendere un caffè», ma è ai domiciliari per minacce ai familiari: finisce dietro le sbarre
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Mercoledì 26 Ottobre 2022, 18:54 - Ultimo aggiornamento: 18:55

FERMO - Andarsi a bere un caffè non è sicuramente un reato, ma lo può diventare se si è agli arresti domiciliari per maltrattamenti in ambito familiare.

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La Squadra Mobile fermana ha dato esecuzione ad un ordine di carcerazione nei confronti di un bosniaco, residente a Lido Tre Archi di 60 anni il quale, era sottoposto, per il reato di minacce gravi commesse in danno di familiari, alla misura alternativa della detenzione domiciliare con la prescrizione di assentarsi in alcuni orari. Il soggetto ha violato le prescrizioni in quanto non è stato rintracciato a casa nel corso dei vari controlli effettuati dalle forze di polizia. Quando gli veniva richiesto dove fosse andato ha detto di essere andato a fare una passeggiata e a “bere un caffè”. Il tribunale di sorveglianza ha disposto l'accompagnamento in carcere.

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