Violenze e abusi su tre ragazzine a Fermo: confermata la condanna a 7 anni e 2 mesi per l'orco padre e zio di due di loro

Violenze e abusi su tre ragazzine a Fermo, confermata la condanna a 7 anni e 2 mesi per l'orco
Violenze e abusi su tre ragazzine a Fermo, confermata la condanna a 7 anni e 2 mesi per l'orco
di Pierpaolo Pierleoni
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 8 Febbraio 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 09:45
FERMO - Una brutta storia che risale al 2014 e che venne alla luce solo quattro anni dopo, nel 2018, quando una delle vittime ebbe il coraggio di raccontare i soprusi subiti da lei e dalle altre ragazzine, all’epoca dei fatti tutte minorenni. Un caso che approdò poi in tribunale a Fermo per il processo in primo grado e che vide alla sbarra un uomo residente nel Fermano, teatro della squallida vicenda. Ora il caso è tornato all’attenzione della magistratura con il processo in Corte d’Appello che si è concluso con la conferma della sentenza di Fermo: 7 anni e 2 mesi nei confronti dell’imputato. Le vittime, secondo quanto ricostruito in tribunale dopo le denunce delle parti civili, erano la figlia, una nipote e un’altra ragazzina, amica delle altre due, finite al centro delle attenzioni morbose dell’uomo. 


L’aula


Le parti civili sono state rappresentate in aula dagli avvocati Igor Giostra e Laura Dumi.

Ovviamente accolta bene la sentenza di condanna che, di là dalla pena, conferma in sostanza quanto emerso durante le delicate udienze del processo in primo grado a Fermo. Lo stesso avvocato Giostra rimarca che ora tutti «vorremmo chiudere questa tristissima storia e guardare al futuro nella speranza che la loro ferita possa rimarginarsi, ma sappiamo che la perdita di fiducia in chi doveva proteggerle sarà difficile da recuperare anche nei confronti degli altri adulti». L’imputato è residente in un centro della provincia di Fermo, teatro di quanto emerso poi nel corso del dibattimento al palazzo di giustizia. La ragazzina che ebbe il coraggio, anche se quattro anni dopo i fatti, di raccontare quanto avvenuto fu, nell’occasione, ascoltata con l’ausilio di una psicologa e poi la sua testimonianza confermata sia in tribunale che dalle altre protagoniste della vicenda. Nei confronti dell’uomo era quindi scattato il processo per violenza carnale a danno di minori con le famiglie che si erano costituite come parte civile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA