Maltempo, sui Sibillini del Fermano visitatori in calo del 30%. Antognozzi: «E' dura, qui sempre tanti stranieri»

Maltempo, sui Sibillini del Fermano visitatori in calo del 30%. Antognozzi: «E' dura, qui sempre tanti stranieri»
Maltempo, sui Sibillini del Fermano visitatori in calo del 30%. Antognozzi: «E' dura, qui sempre tanti stranieri»
di Francesco Massi
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Domenica 11 Giugno 2023, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 11:10

FERMO - Il maltempo, che ormai va avanti da settimane intervallato da alcune mezze giornate di sole, sta provocando ovviamente molti problemi agli chalet della costa ma anche e soprattutto limitando e ritardando l’affluenza turistica sui Sibillini. Il periodo primaverile, qui molto importante sul fronte delle visite, è stato in gran parte sotto tono.

Molte le prenotazioni che erano arrivate seguite poi da disdette a causa eventi atmosferici avversi.

Presenze che comunque ci sono state, ma di livello nettamente inferiore rispetto agli ultimi anni quando la stagione era stata più clemente.

Il periodo

«Bruciati 2 mesi e in parte questo di giugno – dice Silvio Antognozzi, operatore turistico storico con 35 anni di attività – visti i 3 ponti di festività, del 25 Aprile, Primo Maggio e 2 Giugno con risultati molto limitati. Speriamo nell’estate e nell’arrivo del bel tempo. Per le attività ricettive il calo si aggira intorno al 20-30% rispetto lo stesso periodo del 2022. In genere man forte veniva dagli stranieri che arrivavano nel periodo della Pentecoste a fine maggio, quando godono di ferie. Stavolta sono arrivati in pochi, soprattutto da Olanda e Belgio, con calo dei tedeschi, sempre fedeli a queste zone, che probabilmente risentono della recessione economica nel loro Paese». Dunque avvio lento della stagione legata esclusivamente al meteo, ma gli operatori sono fiduciosi che esploderà col bel tempo, poiché il fascino dei Sibillini è sempre forte e sono già tante le prenotazioni per l’estate.
Il sole
Qui il bel tempo, fanno notare gli operatori, è indispensabile, poiché le richieste riguardano attività all’aria aperta e legate all’ambiente, come escursioni, camminate nella natura e nei boschi, pedalate in bici, passeggiate a cavallo, relax in genere. «C’è una sensibile crescita del turismo sostenibile meno impattante sulla natura, con attenzione al risparmio energetico, di salvaguardia dell’ambiente, della mobilità elettrica - continua ancora Antognozzi – sul quale occorre puntare sempre più in queste zone. In questi ultimi anni è nata anche una nicchia turistica legata alla meditazione, allo yoga, alla pittura naturalistica, a pratiche olistiche. In crescita la richiesta di uno stile di vacanza all’insegna del vivere lento ed esperienziale».
La scelta
Vanno sempre forte i motori di richiamo, frequentati anche con il tempo incerto. A cominciare dal Santuario della Madonna dell’Ambro, l’eccellenza attrattiva del territorio, per un turismo non solo religioso ma anche di relax a contatto con la natura. Quindi le inossidabili gole dell’Infernaccio riaperte all’accesso, eccetto nei giorni di allerta meteo, dopo la ripulitura dei percorsi post inverno. Poi altre mete affascinanti che saranno ben visibili invece grazie alle piogge, come il laghetto di Pilato sul Vettore e quello del monte Palazzo Borghese che in genere dura fino a primavera ma quest’anno resisterà anche per l’estate. Poi le classiche escursioni sulla Sibilla col suo fascino mitologico e le tradizioni locali dell’enogastronomia. Queste ultime mete sono nell’Ascolano. Per l’estate le prenotazioni arrivano, specialmente da regioni del nord Italia, Toscana, Lazio, Puglia, poi da Nord Europa e qualcosa da Repubblica Ceca e Polonia. Ci si aspetta affluenza alla fine di giugno per la fioritura della lenticchia di Castelluccio, vista che molti preferiscono soggiornare in questa parte dei Sibillini per poi spostarsi sulla spianata.

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