Medici sui Sibillini, arriva la Procacci. Ma continua il pressing dei sindaci: «Presto altre emergenze»

Medici sui Sibillini, arriva la Procacci. Ma continua il pressing dei sindaci: «Presto altre emergenze»
Medici sui Sibillini, arriva la Procacci. Ma continua il pressing dei sindaci: «Presto altre emergenze»
di Francesco Massi
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Venerdì 16 Aprile 2021, 02:25

FERMO - Dopo il pensionamento di due medici di medicina generale in un anno e mezzo è arrivato almeno un sostituto. E’ Clara Procacci di Colledara, in provincia di Teramo. Ha un incarico provvisorio di assistenza primaria fino al 31 dicembre di quest’anno, in attesa che venga assegnato il titolare a tempo indeterminato. I soggetti che vogliono temporaneamente iscriversi con questo sanitario lo possono fare al distretto di Amandola, recandosi personalmente o tramite delega.

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Appena uscito l’avviso tutti gli amandolesi rimasti senza medico, circa 600, dopo l’uscita dal lavoro di Giorgio Fiori dal 1° marzo, sono corsi a scegliere il nuovo medico.

La Procacci svolgerà servizio di ambulatorio per tutta la settimana, dal lunedì al venerdì e il sabato su appuntamento, entrando a far parte della medicina di gruppo che ora vede 5 medici del territorio dei 6 Comuni dell’Unione Montana dei Sibillini. La speranza è che possa essere confermata anche dopo la scadenza del mandato, altrimenti a fine anno si ripresenterebbe il problema.

Intanto le dimissioni di Licio Livini, che sarà sostituito ad interim di funzioni dalla direttrice generale dell’Asur Marche Nadia Storti, ha creato forte preoccupazione tra i sindaci dell’area montana, che si augurano non venga trascurata la sanità di questo territorio. Sul tavolo sono ancora aperte diverse questioni delicate. Si è in attesa dell’entrata in funzione della struttura nuova già pronta ed attrezzata da qualche mese per ospitare il reparto di Medicina generale da 4 anni e mezzo trasferito a Fermo dopo il sisma del 2016.

C’è il problema delle sostituzioni dei medici di famiglia in pensione, che aumenteranno nei prossimi 2 anni e già ora rimpiazzati solo in parte. Poi in prospettiva il funzionamento del nuovo ospedale dei Sibillini in costruzione, quali servizi potrà garantire?

Si aspetta la convocazione dalla Regione per discutere la richiesta di realizzazione di un distretto sanitario dei Sibillini con autonomia gestionale e amministrativa come avanzata dai sindaci. «Abbiamo chiesto appuntamento da mesi con l’assessore regionale alla sanità Saltamartini – dice il presidente dell’Unione Montana Fabrizio Vergari – ma non abbiamo avuto ancora risposta. Mi auguro che le dimissioni di Livini non ritardino ulteriormente le problematiche esistenti. Bene la copertura temporanea della funzione da parte della Storti».

«Comunque - riprende - ci aspettiamo che il prossimo direttore stabile abbia spiccata professionalità di gestione organizzativa della sanità, conosca bene il settore e le problematiche dei territori, a partire dai più deboli come quello dei Sibillini. Soprattutto che non prevalgano, nella scelta, le mere motivazioni politiche a discapito delle capacità, dell’esperienza e della professionalità». Riguardo alla richiesta del nuovo distretto, ai primi di maggio incontro tra gli 11 sindaci dell’Unione per trovare una soluzione.

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