FERMO - A cinque anni dalle scosse di fine ottobre 2016 e con l’incubo terremoto che si riaffaccia nelle Marche (quello di ieri del Pesarese è stato avvertito anche nel Fermano), dal governo arrivano buone notizie per la ricostruzione: uno stanziamento di altri 6 miliardi e oltre 4mila cantieri autorizzati solo quest’anno.
Il disco verde ai fondi dopo la crescita dei contributi approvati nell’ultimo anno, ormai in via di esaurimento. La legge di bilancio approvata dal Consiglio dei ministri stanzia la cifra aggiuntiva per la ricostruzione privata e dispone la proroga a tutto il 2022 dello stato di emergenza in Centro Italia, con 200 milioni per l’assistenza alla popolazione. «Ringrazio il governo per l’attenzione rivolta alla ricostruzione - sottolinea il commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini - e alla messa in sicurezza di un territorio fragile. Le ultime scosse ci ricordano che dobbiamo mantenere alto l’impegno sulla prevenzione».
Legnini ricorda che «solo quest’anno in Centro Italia abbiamo autorizzato un miliardo e mezzo di contributi per l’apertura di oltre 4mila cantieri, anche se nel terzo trimestre c’è stata una minor crescita dovuta alle difficoltà del mercato edilizio. I nuovi fondi ci consentono di affrontare con lo stesso impegno il grandissimo lavoro che resta da fare.
Nello stesso periodo i cantieri ultimati, con la consegna degli immobili ai proprietari, sono stati 1.691. Gli importi erogati ammontano a 542 milioni, cifra sensibilmente superiore a quella registrata nell’intero anno 2020, pari a 381 milioni. Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, la spesa erogata a fine settembre era salita a 468 milioni rispetto ai 253 di fine 2020: nei primi nove mesi del 2021 sono stati ultimati quasi 100 cantieri.