Fermo, cerimonia per il 25 Aprile
Premi a don Vinicio e Buondonno

La cerimonia alla Sala dei Ritratti
La cerimonia alla Sala dei Ritratti
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Lunedì 25 Aprile 2016, 17:44
FERMO - Pioveva fitto mentre veniva apposta la corona d'alloro sulla lapide della Resistenza, in piazza del Popolo. Quasi come un pianto liberatorio del cielo al termine delle sofferenze di guerra, a 71 anni di distanza: un 25 Aprile bagnato è stato festeggiato anche a Fermo, nel ricordo del trionfo dei valori di democrazia e libertà.

Dopo la cerimonia a San Domenico, il serpentone di gente ha trovato posto in una Sala dei Ritratti colma di rappresentanti della politica, delle istituzioni civili, militari e religiose. "Peccato manchino i giovani in una giornata importante - le parole del sindaco Paolo Calcinaro -. La Liberazione d'altronde non termina mai, dobbiamo liberarci dallo spettro dell'oblio, dell'ignoranza, dell'intolleranza".

Intervenuti anche il viceprefetto vicario Sebastiano Cento, oltre che l'assessore regionale Fabrizio Cesetti e il presidente provinciale Aronne Perugini, concordi nel rinfrescare la memoria di chi mise a repentaglio la propria vita per combattere o ospitare perseguitati, rifugiati, ebrei, partecipando alla costruzione di un'Italia diversa.

Il presidente di Anpi Fermo Carlo Bronzi si è invece chiesto dove sia finito quello spirito generoso di chi decise di accogliere e sfamare fuggiaschi che parlavano lingue differenti, in un'epoca dove spesso il diverso non viene accettato. Poi il momento delle premiazioni.

Consegnata una targa allo psichiatra 90enne Ernesto Buondonno, che per anni combatté per la chiusura dei manicomi ridando libertà ai "matti", uomini e donne che erano stati privati dei loro diritti. La seconda targa è andata invece a don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco, che opera per "liberare" la gente dal disagio fisico, motorio e sociale.
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