Il dragaggio è fallito due volte
Ci sono più problemi di prima

Il dragaggio è fallito due volte Ci sono più problemi di prima
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Martedì 29 Luglio 2014, 22:58 - Ultimo aggiornamento: 31 Luglio, 15:40
PORTO SAN GIORGIO - Ultimato il dragaggio spuntano altri grattacapi, un vero pasticcio. Ultimato il dragaggio dell'ingresso del porto, per l'amministrazione spuntano due nuovi grattacapi. Il primo, prevedibile: il dragaggio da quasi 8mila metri quadrati ha solo scalfito il problema. Serve un intervento più corposo fuori dall'approdo anche in virtù delle ultime segnalazioni della marineria che, a distanza di pochi giorni dalla fine delle operazioni, è tornata ad avere problemi coi fondali.

Secondo: dove ricollocare l'ingente quantitativo di sabbia dragata attualmente accantonata sulla banchina grandi yacht del porto, in concessione alla Marina di Porto San Giorgio?

E così rispunta l'ipotesi di ripascimento della costa sangiorgese: "Sono questioni che dovremo affrontare subito dopo l'estate" ammettono il sindaco Nicola Loira e l'assessore all'ambiente Umberto Talamonti ieri mattina impegnati in un summit ad hoc con gli uffici comunali, la Capitaneria di porto e il responsabile tecnico del porto, Basilio Ciaffardoni.

Partiamo proprio da quest'ultimo: "Il dragaggio è stato ultimato grazie al poderoso lavoro della ditta Mentucci e del pontone Magnum - fa sapere Ciaffardoni - una parte della sabbia, asciugatasi, è già bianca. Ennesimo segnale dell'eccellente qualità dell'arenile dragato. A questo punto attendiamo di sapere quale utilizzo disporranno, per quella sabbia, le autorità competenti" ovvero Regione e Comune. Il dragaggio, per lo specchio di mare pubblico (ossia il grosso dell'intervento), è stato possibile soprattutto grazie ai finanziamenti della Regione che, però, vincola lo stanziamento di fondi al riutilizzo delle sabbie: "Sono a disposizione di chi le vuole - ammette Talamonti - l'arenile va considerato come una risorsa" ma l'amministrazione ha un anno di tempo per ricollocare la sabbia: "Se non venisse utilizzata - ammette il delegato all'ambiente - sarebbe un bel problema. Non escludo possa essere riutilizzata anche a Porto San Giorgio per il ripascimento, previo verifica della sua qualità".

Capitolo entità del dragaggio. Tra i pescatori c'è già chi, a una settimana dalla conclusione dei lavori, torna a lanciare il suo sos: "Le imbarcazioni, purtroppo, ancora urtano con le chiglie - fa sapere Giuseppe Rizza - sul fondale marino. Io nelle ultime uscite in mare sono quasi rimasto bloccato. Di sabbia ne è stata tolta, è vero, ma purtroppo siamo punto a capo, o quasi".

La soluzione per Rizza è una sola: "Va tolta altra sabbia. Se qualcuno ha dubbi al riguardo, sono disponibile a imbarcarlo sul mio peschereccio, lo Spirito Santo". "Affronteremo la questione subito dopo l'estate - concludono Loira e Talamonti - per il momento abbiamo messo mano a un dragaggio di lieve entità ma utile a mettere in sicurezza il canale di ingresso. Nei prossimi mesi approfondiremo il tema anche in virtù delle dinamiche che provocano l'insabbiamento del porto e dell'avamporto".




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