Porto pericoloso, l'ira della marineria
Scatta l'ultimatum per il dragaggio

Porto pericoloso, l'ira della marineria Scatta l'ultimatum per il dragaggio
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Sabato 26 Aprile 2014, 22:16 - Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 15:45
PORTO SAN GIORGIO - Hanno dato l'ultimatum sul dragaggio, la marineria non ne pu davvero pi. Ultimatum sul dragaggio. In queste ore la marineria sangiorgese ha redatto e inviato alle autorità un sollecito sul dragaggio dell'ingresso del porto. E il sindaco Nicola Loira si schiera dalla parte dei pescatori: "Le analisi dell'Arpam sono pronte. Se domani non le riceveremo torneremo a sollecitare l'agenzia per la protezione ambientale".



Quella sull'ennesimo, e ormai indispensabile, raschiamento dei fondali all'ingresso dell'approdo sangiorgese, infatti, è una telenovela che va avanti ormai da mesi. L'amministrazione, appurata la necessità dell'intervento, ha anche contattato la Regione. Da Ancona, però, dopo un primo passo avanti per un intervento massiccio sui fondali, è arrivato un ripiegamento nello stanziamento dei fondi.



Il Comune, infatti, ha chiesto ad Ancona 200 mila euro proprio per il dragaggio all'esterno del porto. Ma dalla Regione ne sono arrivati solo 60 mila, onnicomprensivi di qualsiasi intervento a tutela della costa dove pesa anche il rafforzamento delle scogliere. Dal canto suo la Marina di Porto San Giorgio, società concessionaria del porto, si è detta da tempo pronta al dragaggio, per quanto di sua competenza, all'interno dell'area portuale.



Ma tra domande ufficiali, carotaggi e analisi dell'arenile da parte dell'Arpam, insomma tra le varie pratiche burocratiche, sono passate settimane su settimane con buona pace della marineria. Per i pescatori sangiorgesi, però, ogni giorno che passa pesa come un macigno, soprattutto perché non c'è uscita in mare dove qualche peschereccio accusi violenti urti degli scafi contro i fondali. E così ieri l'ultimo gesto, disperato, con la lettera spedita al sindaco, all'assessore ai lavori pubblici Umberto Talamonti, agli omologhi regionali alla pesca e ai lavori pubblici, alla Capitaneria di porto e alla Marina. I toni sono un mix tra disperazione e monito, insomma un ultimatum vero e proprio per evitare di ricorrere da qui a breve a proteste plateali.
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