Riviera nord, resort e villini bloccati dal Coronavirus. I lavori per il centro turistico fermi dall'anno scorso

L'ingresso del cantiere fermo dall'anno scorso
L'ingresso del cantiere fermo dall'anno scorso
di Sonia Amaolo
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Martedì 18 Maggio 2021, 08:43

PORTO SANT’ELPIDIO - Tutto fermo in viale Europa, all’estremo nord di Porto Sant’Elpidio. Lì sorgerà un complesso tra resort e villini. Il Coronavirus ci ha messo lo zampino. I lavori di costruzione non sono partiti e siamo ancora alle opere di urbanizzazione che si sarebbero dovute concludere l’anno scorso a primavera.

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Il cantiere era stato avviato nel novembre 2019. Proprietaria è la Ti Emme Paradiso che vuole dare forma a un centro turistico innovativo, non impattante, perfetto per la natura selvaggia che caratterizza quell’area di confine con Civitanova. Dove saranno realizzati la Ciclovia Adriatica, il sottopassaggio ferroviario per connettere il lungomare alla Statale e nuovi accessi ciclopedonali al mare. Sulle aree già cedute al Comune, con la convenzione urbanistica, hanno preso il via i lavori di urbanizzazione. Sono 3.220 mq di verde e 3.020 mq di parcheggi. La convenzione prevede la costruzione di una struttura turistico-ricettiva di 2.050 mq, uno spazio commerciale di 600 mq più 1386,68 mq a residenziale. Tutto disposto su un’area di 27.000 mq.

«Li è già stato tutto approvato» dice il sindaco. Prima era terreno agricolo quello, adesso è quasi tutto edificabile, come previsto da master plan. «Stiamo solo riflettendo su un possibile ampliamento dell’area per attrezzature sportive – continua Nazareno Franchellucci – una zona compatibile con tutto l’intervento». I lavori sono andati avanti spediti finché è arrivato il virus che ma «conoscendo la proprietà, ha tutte le intenzioni di andare avanti – afferma il primo cittadino e ricorda - quella è un’area strategica e stanno per partire i lavori per il collegamento della pista ciclabile fino al Chienti».


Il mandato
L’amministrazione Franchellucci ci punta dal primo mandato a creare le condizioni per lanciare questa zona, con il masterplan e la modifica delle norme tecniche attuative, che sono parte integrante e inscindibile del Piano regolatore generale. Adesso si ragiona su «una piccola parte di terreno agricolo che resta e stiamo pensando se spostare da un’altra parte e lì portare una zona per servizi e attrezzature privati di uso pubblico (Zsp)» chiosa la fascia tricolore. Il progetto era stato avviato nel 2015. La zona è di particolare interesse paesaggistico e la proprietà ha da tempo investito, ritenendo di dover dar seguito all’iniziativa di rilancio che punta sulla mobilità dolce e la ricettività. Se sul lungomare Faleria, zona ex Fim, è ancora tutto fermo, il turismo a Porto Sant’Elpidio può partire da nord. In quest’ottica è da intendersi il resort con appartamenti e negozi. Conclusi i lavori di urbanizzazione, il secondo step è l’edificazione di un’area per attrarre i villeggianti con una struttura ricettiva, una parte commerciale e, in minima parte, il residenziale.

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