Murri, via alle assunzioni di medici e infermieri. Assalto al pronto soccorso, l’Area vasta si riorganizza: ecco come

L'ospedale di Fermo intitolato ad Augusto Murri
L'ospedale di Fermo intitolato ad Augusto Murri
di Francesca Pasquali
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Giovedì 27 Gennaio 2022, 07:00

FERMO - Sei medici assunti. Cinque infermieri, dodici oss e due amministrativi in arrivo. Quattro letti di Terapia intensiva, trenta di Malattie infettive, diciotto nella Rsa di Sant’Elpidio a Mare. Sono i numeri del nuovo Piano pandemico dell’ospedale Murri di Fermo, approvato dalla Regione. Che prevede rinforzi per il personale stremato.

La scelta
«Si è provveduto ad assumere cinque medici di area chirurgica e un anestesista. A febbraio verranno assunti cinque nuovi infermieri e altri sette sono stati richiesti. In questi giorni è pervenuta la lista degli operatori sociosanitari, dalla quale ne saranno chiamati in tempi brevi dodici. È imminente l’assunzione di due coadiutori amministrativi, mentre si è in attesa della graduatoria di assistenti amministrativi degli Ospedali Riuniti Marche Nord, da cui saranno chiamati quelli previsti nel piano occupazionale», fa sapere il direttore dell’Area vasta 4, Roberto Grinta facendo il punto sul piano per contenere l’emergenza. Per lo stesso Grinta «il nuovo Piano pandemico presenta un punto di forza rispetto al precedente, in quanto permette di garantire tutte le attività sanitarie e sociosanitarie». Ieri, al Murri i ricoverati in Terapia intensiva erano cinque, tutti non vaccinati.

Quando scenderanno a quattro, non si andrà oltre quel numero e le sedute operatorie giornaliere, «aumentate del 50% da gennaio 2021 a gennaio 2022, per un totale di duecento interventi di cui il 50% di interventi principali», diventeranno tre, a cui se ne aggiungerà una di urgenza chirurgica per pazienti Covid e no.

Difende la scelta di non aver riaperto la Medicina Covid per far spazio ai pazienti del Pronto soccorso, Grinta. «Se l’avessimo fatto – spiega ancora –, avremmo registrato grandi difficoltà a garantire le prestazioni ordinarie per tutte le altre patologie e comorbidità. Invece, l’ospedale sta garantendo la piena operatività di tutti i reparti e di tutte le prestazioni».

Resta critica la situazione del pronto soccorso, dove, ieri, c’erano quindici pazienti positivi. Ma per il direttore dell’Av che copre il Fermano «il consistente picco di accessi Covid ormai è stato superato, la struttura e il personale sono riusciti a garantire le regolari prestazioni e le ospedalizzazioni di tutti i pazienti non Covid».

Quanto ai Covid, l’87% dei quali non vaccinati, «quotidianamente, riusciamo a trovare spazi di degenza per otto-dieci positivi che vengono ricoverati a Malattie infettive o nelle strutture di Campofilone e Sant’Elpidio a Mare». Non solo Murri. Per la medicina del territorio, la Regione ha destinato 1,2 milioni per la Rsa e il sistema antincendio di Montegranaro, 3,7 milioni per la riqualificazione della Rsr di Porto San Giorgio, 140mila euro per l’antincendio dell’ex ospedale di Sant’Elpidio a Mare e 250mila euro per antincendio e gas medicali del Distretto sanitario di Petritoli.


Le cifre
Sul fronte vaccinazioni, da agosto 2021 a gennaio 2022, nel Fermano sono state somministrate 153.270 dosi: 27.858 prime, 47.440 seconde, 77.972 booster. All’appello mancano poco più di 1.900 vaccinati con la seconda dose, che devono fare il richiamo. Per Grinta, «significa che la quasi totalità dei cittadini che rientrava nelle tempistiche corrette per la terza dose l’ha già ricevuta». Ieri, intanto, il Covid ha fatto altre due vittime: una 93enne di Monterubbiano morta nella Rsa di Campofilone e un 86enne di Montegiorgio deceduto in casa.

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