Vaccini sprint, la Storti accelera sulle dosi e rassicura i sindaci. «Adesso basta con i ritardi»

Vaccini sprint, la Storti accelera sulle dosi e rassicura i sindaci. «Adesso basta con i ritardi»
di Francesca Pasquali
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Venerdì 14 Maggio 2021, 05:20

FERMO - Più dosi, da oggi a fine mese. Per far fare alla campagna vaccinale del Fermano quello scatto in avanti che non ha ancora fatto. È partita da qui, Nadia Storti. La direttrice generale dell’Asur Marche, reggente dell’Area vasta 4, ieri pomeriggio, ha incontrato per la prima volta, a distanza, i sindaci della provincia, riuniti in conferenza. All’ordine del giorno, la situazione della sanità.

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Che vuol dire soprattutto vaccini, ma non solo. Un incontro interlocutorio, in cui i primi cittadini, chi con più chi con meno veemenza, hanno fatto il punto. C’è il problema dei centri periferici, dove le dosi arrivano col contagocce e che non compaiono tutti nella piattaforma delle Poste. Problemi superati, ha assicurato Storti. Prenotarsi per vaccinarsi a Falerone o a Petritoli, adesso si può. E da oggi a fine maggio, aumenteranno le dosi destinate ai centri, che finora hanno vaccinato col freno a mano tirato.

Il commento
Soddisfatto dell’incontro il sindaco di Petritoli, che ha più volte lamentato problemi al sistema di prenotazione. «Aver ammesso la defaillance è già un passo avanti. Oggi (ieri, ndr), a Petritoli abbiamo vaccinato cinquanta persone. Qualcosa si sta muovendo. È importante far trovare i centri vaccinali pronti dal punto di vista dell’organizzazione e delle prenotazioni, quando finalmente arriveranno tante dosi», dice Luca Pezzani. Ma la strada per la vaccinazione di massa è ancora lunga. Lo dicono i numeri. 31.200 le dosi somministrate alla Don Dino Mancini di Fermo (17.200 dal personale Asur, 14mila dai medici di base), 13.200 quelle fatte a Montegranaro.
Le differenze
Abissale lo scarto con gli altri centri: 410 a Petritoli, 350 a Porto Sant’Elpidio, 220 a Falerone. Cifre che, da oggi, dovrebbero crescere. L’obiettivo è vaccinare 900 persone a Fermo, 200 a Montegranaro, un centinaio a Porto San Giorgio e Amandola. Poche meno a Falerone. Quando è il suo turno di parlare, Nazareno Franchellucci sbotta. Nelle vaccinazioni, i medici di base sono stati lasciati soli, dice il sindaco di Porto Sant’Elpidio. Lo stesso concetto, lo esprime poco dopo anche il sindaco di Porto San Giorgio, Nicola Loira. Per i richiami si brancola nel buio, con persone che sono al limite del tempo consentito per la seconda dose, dicono i due primi cittadini. I medici devono raccordarsi con il direttore del Distretto sanitario, replica ancora Storti, quel Licio Livini che sta sostituendo.
Le prospettive
S’è parlato anche del nuovo direttore dell’Area vasta 4, che copre la provincia di Fermo, durante l’incontro di ieri pomeriggio. Domani scade il termine per presentare domanda. Il nome è atteso tra fine maggio e i primi di giugno, ha fatto sapere Storti. Che è piaciuta ai sindaci del Fermano. Ne apprezzano l’impegno e la voglia di conoscere il territorio. «Sta colmando – spiega quello di Servigliano, Marco Rotoni – un vuoto creato dalle dimissioni da parte di Livini. In questo mese di lavoro sta mostrando grande impegno per il nostro territorio. Un buon punto di partenza per il nuovo direttore che troverà in lei un interlocutore competente». Il Covid l’ha fatta da padrone nell’incontro tra i sindaci. Che, però, hanno pure parlato degli altri malati. Quelli che, da un anno e mezzo, sembrano quasi non esistere più.
L’analogia
E che, invece, hanno bisogno di cure, proprio come i positivi. Di posti letto e servizi dedicati. Che, però, finché la pandemia non sarà domata, continueranno a restare indietro. I numeri degli ultimi giorni incoraggiano, però, l’ottimismo.
Le cifre
All’ospedale Murri, ieri, i ricoverati positivi erano 37 (3 in Terapia intensiva, 4 in Area semintensiva, 30 in Malattie infettive).

Numeri molto più bassi di quelli di qualche settimana fa. Come l’età media dei contagiati, che è scesa a 38 anni, rispetto agli 80 dell’inizio della pandemia.

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