Vaccinazioni al palo, le famiglie in ansia: «Ora che succede?». L'Asur riorganizza il servizio

L'ambulatorio per la vaccinazione di forze dell'ordine e insegnanti a Fermo
L'ambulatorio per la vaccinazione di forze dell'ordine e insegnanti a Fermo
di Francesca Pasquali
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Mercoledì 17 Marzo 2021, 01:45

FERMO - Quando cominceranno le vaccinazioni degli ultraottantenni allettati? E quelle dei malati oncologici? E dei diabetici? E dei sanitari rimasti indietro? Domande al momento senza risposta, che rimbombano nei centralini dell’Asur fermana.

Voci arrabbiate, spesso sconfortate, che chiedono, sperano, gridano. C’è il figlio dell’anziano che s’è prenotato settimane fa e che non sa più che rispondere al padre che aspetta il vaccino. E il malato di tumore che ha smesso la chemioterapia per prepararsi alla dose. C’è il dentista che chiama tutti i giorni, sperando in qualche novità. E la cassiera del supermercato, che, anche se sa che dovrà aspettare chissà quanto, un tentativo lo fa lo stesso.


La situazione
Sono quasi al palo le vaccinazioni, nel Fermano. Ieri, le uniche eccezioni hanno riguardato gli over 80 autosufficienti, che dovevano ricevere la seconda dose. Per il resto, è tutto bloccato. Lo stop dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) all’AstraZeneca ha tirato il freno a mano alle somministrazioni, che procedono a rilento. E a pagare lo scotto maggiore sono i più fragili che l’Area vasta 4 ha deciso di non vaccinare con l’AstraZeneca. Il problema è perciò doppio. Perché il vaccino sospeso è l’unico arrivato in quantità nel Fermano. Di nuovi arrivi degli altri due non c’è traccia ormai dai giorni. A dirla tutta, le scorte di Moderna sono sempre state risicate. Di Pfizer, invece, fino a qualche settimana fa, ce n’erano abbastanza. Poi, man a mano, si sono assottigliate e, se non arriveranno rinforzi da qui a un paio di giorni, sono a rischio anche le seconde dosi degli over 80 autosufficienti.


Le prospettive
Impossibile, con un simile scenario, pensare di allargare il vaccino ad altre categorie. Che non potranno fare altro che aspettare. «Siamo in attesa di indicazioni», si limita a dire il direttore dell’Area vasta 4, Licio Livini, facendo il punto sulla situazione che, per ora, è in stallo. «La sospensione dell’AstraZeneca non stravolge il nostro programma», aggiunge. In effetti, il gruppo delle forze dell’ordine aveva concluso le vaccinazioni giovedì.

E, da venerdì, sono sospese quelle del personale scolastico, perché l’equipe medica s’è spostata ad Amandola per le seconde dosi degli over 80. L’ospedale Murri di Fermo, intanto, è di nuovo al limite. Secondo i dati della Regione, ieri i pazienti positivi erano 74 (13 in Terapia intensiva, 12 in Area semintensiva, 43 in Malattie infettive, 6 in Pronto soccorso).

Da qui in avanti, se i ricoveri non caleranno, il ritorno alla fase 3 potrebbe essere più vicino. «Si continuano ad attivare posti letto Covid per dare risposte alle pressanti richieste di malati fermi al Pronto soccorso, ma il personale sanitario non è sufficiente», denuncia a sua volta il segretario regionale della Cisl, Giuseppe Donati. «Bisogna trovare un sistema di reclutamento straordinario – prosegue – che consenta assunzioni veloci. Ad oggi, nelle Marche, sono stati chiamati 361 nuovi infermieri, ma i tempi per firmare i contratti sono lunghi e non tutti accetteranno. Per l’Area vasta 4 sono previste complessivamente 30 assunzioni». Potrebbe sembrare un numero abbastanza alto. «Ma quanti ne arriveranno davvero?, si chiede Donati.


Le cifre
Quarantaquattro i nuovi casi registrati, ieri, nel Fermano, dove i positivi sono più di 1.100. Porto Sant’Elpidio è il Comune con più contagiati (205). Seguono Fermo (183), Montegranaro (111), Sant’Elpidio a Mare (97), Porto San Giorgio (87), Monte Urano (50), Altidona (42), Rapagnano (39) e Montegiorgio (29). Monte Vidon Combatte, Monteleone di Fermo e Smerillo sono attualmente i tre Comuni “Covid free” dove non si registrano contagi.

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