Ospedale Murri allo stremo, sono rimasti solo due posti letto. All'orizzonte il secondo reparto di Medicina Covid

Un paziente ricoverato in terapia intensiva
Un paziente ricoverato in terapia intensiva
di Francesca Pasquali
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Domenica 7 Marzo 2021, 04:00

FERMO - L’ospedale Murri torna a riempirsi. Dopo le ultime settimane di relativa calma, da qualche giorno il numero dei pazienti positivi è lievitato. Un po’ perché l’onda dei contagi Covid è risalita anche nel Fermano e diversi malati hanno dovuto essere ricoverati. E un po’ perché l’ospedale sta dando una mano ai presidi sanitari delle altre aree vaste, in affanno per l’impennata di casi.

Dodici i pazienti arrivati da fuori provincia: sette dal Maceratese e cinque dall’Anconetano, di cui due ricoverati in Rianimazione. E proprio dalla terapia intensiva del “Murri” arrivano le notizie più allarmanti. 


L’allarme
Il reparto è, infatti, di nuovo pieno, con tutti i sette posti occupati. Pieno anche il reparto di Medicina Covid, mentre in Malattie infettive, ieri, erano occupati ventinove dei trentuno posti a disposizione. Uno scenario che fa ripiombare in stato di allerta l’ospedale. Che, se il trend dei ricoveri non subirà una battuta d’arresto, si vedrà costretto a riattivare il secondo reparto di Medicina Covid, chiuso i primi di febbraio. Allarma anche l’aumento dei contagi, con 59 nuovi casi registrati ieri. La variante inglese, esplosa in diverse zone della regione, per ora sembra non destare particolare preoccupazione nel Fermano. Dove, ieri, i positivi avevano superato quota 750. Porto Sant’Elpidio è il Comune con il maggior numero di contagiati (158). Seguono Fermo (127), Sant’Elpidio a Mare (81), Porto San Giorgio (76) e Montegranaro (71). Tra i Comuni più piccoli, preoccupa il dato di Monte San Pietrangeli, dove i contagi sono 36 e dove il Comune ha chiuso le scuole fino al 10 marzo.

Le scuole
Studenti a casa fino al 13 marzo a Santa Vittoria in Matenano.

Il sindaco di Sant’Elpidio ha chiuso le scuole dell’infanzia. Montelparo ha chiuso, fino al 12 marzo, la scuola materna, dopo la scoperta di un caso positivo. Monteleone, Montottone e Smerillo, a ieri, erano i Comuni “Covid free” del Fermano. Tre i decessi avvenuti nelle ultime ventiquattro ore. All’ospedale di Macerata è morta un’83enne di Fermo, al “Murri” un’84enne di Porto San Giorgio, nella sua casa di Montegranaro è deceduto un uomo di 62 anni. In leggero calo, nella nostra provincia, il numero delle persone in quarantena, che ieri erano 1.588 (-20), di cui 218 sintomatiche (+6). Sul fronte vaccini, la principale novità riguarda i circa 1.500 ultraottantenni non autosufficienti che, dalla prossima settimana, cominceranno a ricevere a domicilio la prima dose.

Dopo la fumata bianca tra Regione e medici di base di giovedì sera, i camici bianchi sono pronti a fare la loro parte. Fino a giovedì, a Petritoli, proseguiranno le vaccinazioni del personale scolastico (120 al giorno), per poi riprendere il 23. Giovedì, a Porto San Giorgio, si chiuderanno quelle per le forze dell’ordine e il personale di pubblica sicurezza. Venerdì, a Montegranaro e Amandola, partiranno le somministrazioni delle seconde dosi per gli over 80. Al Murri sono cominciate le vaccinazioni dei pazienti “fragili” in carico al sistema sanitario. Per ora solo dializzati.

Dalla prossima settimana, forniture permettendo, toccherà anche ad altre categorie sensibili. Dal 7 aprile, infine, tutti i punti vaccinali aperti in queste settimane sul territorio saranno chiusi. Le vaccinazioni confluiranno su Fermo, nella scuola elementare “don Dino Mancini”, dove l’obiettivo è di somministrare fino a mille dosi al giorno. Una decisione che va in direzione opposta rispetto a quella annunciata ieri dal presidente della Regione, Francesco Acquaroli, che aveva anticipato l’intenzione di aumentare i punti di somministrazione per accelerare le vaccinazioni.

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