Scatta il coprifuoco: la riviera blindata nelle aree a rischio

Scatta il coprifuoco: la riviera blindata nelle aree a rischio
Scatta il coprifuoco: la riviera blindata nelle aree a rischio
di Sonia Amaolo
3 Minuti di Lettura
Lunedì 9 Novembre 2020, 06:55

FERMO  - Il deserto, questo è stato il Fermano di notte nel weekend appena trascorso. Il primo dopo l’entrata in vigore del coprifuoco alle ore 22. Giusto tre auto in coda al distributore di benzina intorno alle 20 ma da lì a due ore dopo si è fatto silenzio. Le strade si sono svuotate.

LEGGI ANCHE:

Coronavirus, oggi in Italia 331 morti e 32.616 nuovi positivi. Boom di guariti (+6.183) ma aumentano ancora i malati gravi

Nel Fermano cala la cappa come nei mesi del lockdown in primavera. La costa è stata presidiata dalle forze dell’ordine, ma non c’era quasi nessuno in giro. A seguito dell’intensificarsi del controllo del territorio dovuto all’evolversi delle restrizioni imposte dal nuovo dpcm, le attività di questura, carabinieri e polizia municipale si sono concentrate sui servizi antidroga e sulla prevenzione furti, oltre alle verifiche per il rispetto delle restrizioni.

I militari dell’Arma nel fine settimana hanno sguinzagliato una quindicina di pattuglie per presidiare le strade ma non si sono registrati casi particolari. La paura di prendere 400 euro di multa in tempi di crisi economica come questi scoraggia, e tutti evitano di farsi sorprendere a zonzo dopo le 10 di sera. Il coprifuoco ci chiude in casa e così le divise hanno più possibilità di manovra per un controllo stringente di piazze e lungomare.

Una presenza che ha scoraggiato anche i malviventi, azzerando la commissione dei reati, almeno in base a quanto risultava ieri nei mattinali. In servizio c’erano anche le agenzie private di vigilanza a dar manforte a carabinieri e polizia ma la serrata per bar e ristoranti alle 18, i limiti alla circolazione nella fascia serale dalle 22 alle 5 salvo comprovate esigenze lavorative, di necessità o motivi di salute, ha stoppato la movida. I controlli a tappeto scattati venerdì hanno portato a fermi di poche persone, che si contano sulle dita di una mano. Giovani in giro senza mascherina e automobilisti che non hanno saputo fornire una giustificazione valida sul perché erano in giro dopo le 22.

Va dato atto alle forze dell’ordine di aver svolto più una funzione educativa che repressiva. Un po’ più di movimento c’è stato nei pressi delle stazioni ferroviarie a Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio e tra Casabianca e Lido Tre Archi, dove un gruppetto di ragazzi sorpresi a gironzolare hanno detto di non sapere che era entrato in vigore il coprifuoco. Lungo la riviera si sono concentrati i controlli perché, con le chiusure dei locali, c’era il rischio che si ripetessero le problematiche della scorsa primavera a Porto San Giorgio, con i ragazzini ammucchiati e ubriachi in spiaggia a far bagordi. Stavolta, complici anche le temperature fredde della notte, questo problema non si è verificato. L’assessore alla Sicurezza di Porto San Giorgio Valerio Vesprini dice che non c’è stato proprio movimento, niente di niente. I controlli proseguiranno nei prossimi giorni, in particolare nel fine settimana la sera, con agenti e militari che si altereranno nelle aree da monitorare, a seconda del calendario concordato al tavolo del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura guidato dal prefetto Vincenza Filppi.

Per quanto riguarda il fronte sanitario, secondo gli ultimi dati forniti dall’Area vasta 4 di Fermo diretta da Licio Livini il totale dei ricoverati al Murri ammonta a 62, di cui 30 a Malattie infettive, 4 in Rianimazione, 21 al reparto Medicina Covid e 7 al pronto soccorso; 3, invece, le dimissioni, mentre c’è stato un altro decesso: si tratta di un’anziana di 81 anni di Rapagnano che era ricoverata a Malattie infettive.

© RIPRODUZIONE RISERVATA