MONSAMPOLO - Un uomo di 44 anni di Corridonia, Simone Santinelli, ha perso la vita ieri mattina in seguito ad un tragico incidente avvenuto mentre l’uomo si trovava sul tetto di uno stabilimento di Stella di Monsampolo.
Santinelli era al lavoro per conto di una ditta fermana che sta portando avanti un lavoro di bonifica dell’amianto sul tetto dello stabilimento quando qualcosa è andato storto. Saranno i carabinieri, intervenuti sul posto, a stabilire cosa sia accaduto. In una frazione di secondo l’uomo si è ritrovato a cadere nel vuoto, un vuoto profondo dodici metri.
L’impatto con il terreno è stato devastante e per il quarantaquattrenne non c’è stato nulla da fare. È stato dato immediatamente l’allarme e sul posto sono arrivati i sanitari del 118 a bordo di un’ambulanza partita dalla postazione Potes dell’ospedale di San Benedetto.
Le indagini
Sul posto sono intervenuti i carabinieri delle stazioni di Monteprandone e Monsampolo oltre ai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di San Benedetto che, come da prassi, su disposizione della Procura hanno posto l’area sotto sequestro. Anche i tecnici del servizio lavoro dell’Asur hanno effettuato un sopralluogo e anche loro riferiranno alla Procura. Volontario della Croce Verde Santinelli, residente nel Maceratese, a Corridonia ma cresciuto a Treia, lascia la moglie e una figlia . Le indagini dovranno appurare come abbia fatto il quarantaquattrenne a ritrovarsi nel vuoto. Dall’azienda dove stava lavorando fanno sapere che il tetto non era ammalorato e non aveva falle. L’intervento che Santinelli stava eseguendo era di routine per lui, quello cioè di eliminazione dell’amianto dalla tettoia. E’ stata durante una delle fasi di quella lavorazione, che è avvenuta la tragedia e l’operaio si è trovato sotto i piedi un vuoto di dodici metri, più o meno l’altezza di una palazzina di quattro piani. La notizia ha in pochissimo tempo fatto il giro sia della Vallata del Tronto che del Maceratese dove l’uomo viveva ed era estremamente benvoluto. Da quelle parti in tanto stanno piangendo la sua improvvisa e inaspettata scomparsa pensando in particolar modo ai familiari che si trovano ora catapultati in un vero e proprio dramma. In molti si stanno stringendo intorno alla moglie e alla figlia dell’operaio quarantaquattrenne che hanno perso troppo presto un marito e un papà. L’episodio è finito anche sul tavolo della politica con l’intervento della senatrice del Movimento 5 Stelle Donatella Agostinelli: «L’emergenza sanitaria legata al Covid 19 non può essere un alibi per trascurare il problema delle morti bianche sul lavoro. Dobbiamo riaprire il dibattito sul tema, perchè la sicurezza sui luoghi di lavoro è comunque una priorità. E’ necessario attuare politiche rigorose per la tutela dei lavoratori e insistere su formazione e prevenzione per contribuire a creare un’adeguata cultura della sicurezza, ma dobbiamo anche perseverare sulla strada dei controlli da parte degli organi ispettivi, che dovrebbero essere più frequenti e più rigidi. I dati dell’Inail segnalano un incremento di questi episodi rispetto allo scorso anno: abbiamo infatti un aumento del 15,5 per cento. Insomma sono temi di cui dobbiamo parlare a fondo, farne una battaglia sociale e culturale e richiamare l’attenzione su una profonda ferita alla dignità del lavoro».