Fermo, risse, ubriachi e spray urticante: ragazzini terribili bocciati alla prova della movida

Fermo, risse, ubriachi e spray urticante: ragazzini terribili bocciati alla prova della movida
Fermo, risse, ubriachi e spray urticante: ragazzini terribili bocciati alla prova della movida
di Sonia Amaolo
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Lunedì 8 Giugno 2020, 11:03

FERMO - L’analisi del fine settimana rileva una movida bifronte, con i locali promossi a pieni voti e i ragazzini bocciati senza pietà per risse e vandalismi. Il weekend appena trascorso segna lo stacco tra il dentro e il fuori da bar, pub, ristoranti. Risse tra ubriachi si sono verificate in strada e in spiaggia ieri notte. Un’estate a due facce ci prepariamo a vivere al calar del sole nella fase dell’allentamento delle restrizioni, potendo tirare oltre l’1, con le ore piccole in pista.

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Superata la fase critica dell’emergenza sanitaria si delinea il contrasto tra i locali che rispettano le prescrizioni contro gli assembramenti e i ragazzini che suonano la grancassa. Cartellino rosso a Porto San Giorgio. Ieri tra l’1 e le 2 di notte sono scattati i controlli di polizia e carabinieri. Davanti a uno chalet di tendenza un gruppo di ragazzini ubriachi ha scatenato l’inferno. Tutto è cominciato per un nonnulla, con le parolacce, finché uno ha spruzzato spray al peperoncino in faccia al rivale e sono volati calci e pugni, spintoni, inseguimenti tra il lungomare e vie parallele, sono arrivati i carabinieri, avvertiti dalla vigilanza privata del mercatino dei fiori, hanno messo tutto a tacere. 
 

Restano le strade usate come latrine, tra lattine di birra vuote e puzza per sbornie smaltite alla meno peggio. Le spiagge libere sono vietate tra l’1 e le 6 ma i ragazzini non lo sanno o se ne infischiano. A Montegranaro si sono registrate altre situazioni limite tra adolescenti fuori dai locali, resse e risse per smaltire tensioni accumulate durante il lockdown. Nei locali si è respirata invece tutta un’altra aria, c’era perlopiù una clientela meno giovane che ha rispettato le regole. Risultato: zero multe, fanno sapere i carabinieri. Nelle piazze di tendenza, a Porto San Giorgio come a Porto Sant’Elpidio, a Fermo come a Pedaso, il giro è cominciato con l’happy hour alle 18 fino alle 21 è stato un fiorire di ragazzi in gruppo e in coppia. Gli esercenti hanno aumentato gli spazi esterni e messo a disposizione disinfettanti e mascherine e tutto è filato via liscio. Mentre va in scena la guerriglia urbana per strada a Porto San Giorgio, i locali sono a rischio zero: «siamo stati molto attenti a far rispettare le restrizioni» sottolinea lo chef Fabio Iobbi, Emanuele Pasquarè di Le Gall Restaurant rincara «sabato sera c’erano 100 persone a tavola, ne avremmo potute avere il triplo in altri periodi, speriamo di tornare alla normalità».

A Fermo stessa musica: «venerdì c’è stata un po’ di calca e ho dovuto fare molta attenzione ma nel complesso è andata bene» dice Mariachiara Simonetti di Artasylum in piazza del Popolo. Claudio Cognigni del Gran Caffè Belli in corso Cefalonia ha potuto mettere sulla terrazza metà delle persone che avrebbe ospitato in altri momenti: «sono impensabili i numeri dell’anno scorso – avverte - spero di poter dire addio alle restrizioni in tempi brevi, la ripresa è lenta e non ci sono i turisti. Noi abbiamo sempre lavorato molto con tedeschi, olandesi, americani e quest’anno Lonely Planet ci ha messo tra le destinazioni top, sarebbe tragico non sfruttare il riconoscimento».

Bene Porto Sant’Elpidio dove il sindaco Nazareno Franchellucci rileva «un fine settimana molto più ordinato dei giorni precedenti» e dalla piazzetta di via Battisti Daniele Zampaloni di Polpette & Pampero è soddisfatto, mentre Vanessa Santini di Arrosticiamo vorrebbe fare di più: «abbiamo lavorato bene ma non c’è la ressa, voglio pensare positivo».

Anche Mirco Presenti del Delirum Cafè, sul lungomare Trieste, dice di avere lavorato tantissimo, ma il distanziamento rischia di compromettere seriamente il comparto del food & beverage. Il gioco potrebbe non valere la candela perché quello che si perde in economia non lo si recupera e la sicurezza, a quanto risulta, non ne guadagna, le risse si moltiplicano fuori dai locai e bisogna tener presente che l’emergenza sanitaria non è anora superata.

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