Il coronavirus miete posti di lavoro: boom di richieste per le case popolari

Porto sant'Elpidio, il coronavirus miete posti di lavoro: boom di richieste per le case popolari
Porto sant'Elpidio, il coronavirus miete posti di lavoro: boom di richieste per le case popolari
di Sonia Amaolo
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Giovedì 22 Ottobre 2020, 05:00

PORTO SANT’ELPIDIO - Case popolari, boom di richieste: colpa del coronavirus. Aumentano i poveri e cresce la richiesta delle famiglie di essere inserite in graduatoria. Dal 3 ottobre è corsa agli sportelli.

C’è il nuovo bando on line, le domande possono essere presentate fino al 4 dicembre sul sito del Comune: www.elpinet.it ma è una risposta minima, in rapporto all’esigenza.

Il trend di chi chiede un alloggio pubblico potrebbe crescere ancora perché la crisi, per effetto della pandemia, non è solo sanitaria ma anche drammaticamente economica. Uno sguardo attento sul presente mostra le nuove povertà in aumento con le file per l’assegnazione di case del Comune che si allungano. «Le domande per le case popolari sono sempre state moltissime a Porto Sant’Elpidio - dice il sindaco Nazareno Franchellucci - nel bando precedente siamo riusciti ad accontentare molte persone con la palazzina in via Isola di Ponza». Lì sono stati realizzati 26 alloggi di edilizia residenziale e popolare. «Abbiamo potuto accontentare un buon numero di persone - afferma Franchellucci - ora c’è la seconda palazzina in costruzione ma sarà difficile far rientrare quella nella nuova graduatoria». Anche perché si tratta di edilizia popolare sovvenzionata e quando sarà costruita ci sarà un’altra graduatoria. 
La situazione
Il bando in corso fino al primo venerdì di dicembre «sarà l’occasione per renderci conto della situazione; sarà una fotografia sulla città – sostiene il primo cittadino – considerando l’ultimo periodo, ci aspettiamo tante ma tante domande». Si tratta di intervenire su più aspetti. Si punta a un nuovo edificio di edilizia residenziale e popolare a Fonte di Mare, in programma come l’aumento di alloggi idonei a ospitare coppie o persone sole nei momenti emergenziali, sfrattati e disoccupati. L’area a Fonte di Mare è stata acquisita gratuitamente al patrimonio comunale per interventi di edilizia residenziale pubblica. Per fronteggiare l’emergenza, a proposito di politiche abitative, i servizi sociali collaborano con altre amministrazioni dell’Ambito 20 per studiare nuove strategie e interventi, per pianificare finanziamenti a sostegno dei nuovi poveri che sono le famiglie numerose e i lavoratori precari. Lo stato di disagio crescente delle famiglie è anche legato alla carenza di risorse a disposizione delle amministrazioni ma a Porto Sant’Elpidio da diversi anni all’interno del bilancio comunale compare il fondo denominato “emergenza nel sociale” per supportare e prevenire il disagio economico crescente che si traduce con sfratti per morosità e interruzione delle forniture delle utenze domestiche. Una corsia preferenziale è riservata alle famiglie con minori. 
L’appello
Andrea Balestrieri, consigliere comunale e segretario provinciale di Fratelli d’Italia, invita l’amministrazione alla massima concertazione con l’Erap per programmare adeguate risposte alla domanda crescente di case popolari. «C’è un’importante esigenza abitativa, il periodo che stiamo vivendo è terribile, tanta gente ha perso il lavoro e in certe condizioni è impossibile pagare le rate del mutuo o pagare un affitto anche di poche centinaia di euro.

Più alloggi popolari oggi significa capacità di dare risposte a una fetta sempre più ampia di popolazione».

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