FERMO - Fine settimana e movida, volano gli stracci. Sul piede di guerra le discoteche, le più penalizzate dal Coronavirus rispetto a piccoli locali che, pur non avendo licenza di pubblico spettacolo, fanno ballare. Per rispondere alla richiesta di divertimento notturno con l’avvio della fase 2, mentre le disco sono state chiuse, altri locali si sono attrezzati mettendo la gente in pista.
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Il rispetto delle regole si è badato poco, qualcuno è stato multato ma c’è chi l’ha sfangata e adesso viene il bello (o il brutto) quando chi ha investito e si sente penalizzato traccia una linea retta e tira il conto. Domani sera riparte la discoteca in spiaggia più grande in provincia: Le Gall a Porto San Giorgio, locale da mille persone in pista. Se tutto lo spazio non si riempie perché altre attività offrono lo stesso servizio, pur non potendo, la grande struttura è penalizzata.
La questione
Questo il punto, lo solleva Emanuele Pasquarè, collaboratore del gestore del locale. Con lui Daniele Maria Angelini, noto farmacista civitanovese e proprietario della discoteca. Pasquarè denuncia la situazione con frasi al fulmicotone del tipo: «Iniziamo domani la stagione, per la struttura abbiamo fatto sforzi non indifferenti. Ricordo le mareggiate quest’inverno, poi c’è stato il Coronavirus, una tragedia economica oltre che sanitaria. Abbiamo speso migliaia e migliaia di euro e la fase della ripartenza ci ha penalizzato, avvantaggiando piccoli locali non strutturati e non in regola». Pasquarè dice che sono tre gli esercizi con licenza di pubblico spettacolo a Porto San Giorgio e sono tutti e tre rimasti chiusi fino a sabato scorso «mentre gli altri hanno ballato ed erano tutti abusivi – azzanna –: non possono esserci figli e figliastri, noi abbiamo sostenuto ingenti spese per la licenza, abbiamo avuto due verifiche della commissione non una, gli altri niente? Mi chiedo come può un baretto in legno di 3mila euro fare serata e ospitare 500 persone». Pasquarè guarda a questo fine settimana, dice che tutti i locali faranno ballare, anche quelli non in regola, con spazi insufficienti, che dovrebbero chiudere alle 22 e invece chiudono alle tre di notte: «Questa è concorrenza sleale, così si penalizza chi investe per essere in regola».
Lo show
Fermo, finalmente riaprono le discoteche: «Ma siamo penalizzati, gli abusivi prosperano»

di Sonia Amaolo
4 Minuti di Lettura
Venerdì 26 Giugno 2020, 04:25
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